Cronaca locale

Il noir di Bezzon, l'ex comandante dei «ghisa»

Giannino della Frattina

Il «comandante», come da gradi sulle spalline andava chiamato in piazza Beccaria, torna oggi a Milano. Ma non da comandante dei «ghisa», ruolo nel quale dimostrò con la giunta Albertini-De Corato tutte le sue grandi capacità, ma nei suoi nuovi panni di scrittore. Non solo «giallista», perché sarebbe riduttivo costringere in questa categoria Emiliano Bezzon (nella foto), scrittore e ancora «comandante» perché, pur avendo impugnato la penna, si è meritato la guida della polizia locale di Varese e ora a Torino, dove nel concorso è risultato primo su ben 71 candidati (interni ed esterni). Cinquantatré anni, Bezzon è così tornato nella città dove aveva già indossato la divisa da tenente dei carabinieri, ufficiale di complemento alla caserma Cernaia dove nel 1989 comandò il plotone della scuola allievi nel quale passarono Giovannino Agnelli e due nipoti del bandito Cavallero. Ma oggi Bezzon sarà di nuovo a Milano alle 18,30 all'Ex Fornace dell'Alzaia Naviglio Pavese 16 per presentare la sua ultima opera, «I delitti della Città in un giardino» (collana I Gialli, Macchione). Con lui Cecilia Lavopa, fondatrice del blog «Contorni di noir» per presentare l'ultima fatica che ha per protagonista Varese e Regina De Caro, giovane e determinata maggiore dei carabinieri «il cui intuito, raffinatissimo e tipicamente femminile, non dà scampo ai colpevoli».

Un nuovo capitolo di una serie di volumi di grande successo: «Breva di morte» con la tenente dei carabinieri Daria Mastrangelo, le «Verità di Giobbe» e il «Manoscritto scomparso di Siddharta» con la psicologa-investigatrice Giorgia del Rio e la capitana dell'Arma Doriana Messina sullo sfondo della Valsolda.

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