Cronaca locale

Nomine, azzurri compatti: "Saremo ago della bilancia"

Capogruppo Comazzi e Gallera capo delegazione Sardone non si presenta. «Ma resta nostra risorsa»

Nomine, azzurri compatti: "Saremo ago della bilancia"

È una riunione come tante del passato eppure è diversa. L'appuntamento del gruppo di Forza Italia in Regione, guidato dalla coordinatrice regionale e neo capogruppo del partito alla Camera, Mariastella Gelmini, fila liscio come l'olio con nomine e indicazioni proposte e accettate da tutti, ma senza la presenza di Silvia Sardone, colei che è diventata un caso nazionale, dopo le vibranti proteste per essere rimasta esclusa dalla giunta Fontana nonostante la buona performance elettorale.

È Gelmini a proporre il capogruppo e così il nome di Gianluca Comazzi, già alla guida degli azzurri in Comune, non ha nemmeno bisogno di essere messo ai voti, perché la scelta avviene all'unanimità, per acclamazione. Allo stesso modo Giulio Gallera, assessore al Welfare, è stato designato come capo delegazione della giunta: sarà lui a portare la voce degli assessori di Forza Italia. È stato poi comunicato che il partito ha scelto Alessandro Fermi come presidente del consiglio regionale. Anche su questi due nomi non è arrivata alcuna obiezione.

Così Gianluca Comazzi si dice molto soddisfatto della «grande compattezza e della grande unità» che c'è stata durante la prima riunione. Interviene anche sul caso Sardone: «La Silvia non è venuta alla riunione ma è una grande risorsa che sarà sicuramente valorizzata, anche se è importante che giochi in squadra». Come sottolineano a voce più o meno alta altri consiglieri, non è la prima volta che a risultati elettorali di peso non seguono incarichi immediati scelti dal partito. I casi più lampanti in Comune: è toccato a Giulio Gallera nella giunta Moratti e, più di recente, al votatissimo Pietro Tatarella.

La linea chiesta dalla Gelmini durante la riunione, e condivisa negli interventi degli altri consiglieri, è stata mantenere la massima unità intorno alle scelte dei vertici di Forza Italia, anche per tutelare il ruolo del partito all'interno della coalizione. Nonostante i risultati della Lega siano stati decisamente superiori, è la linea, il partito di Silvio Berlusconi rimane la seconda forza di maggioranza. Un ruolo da ago della bilancia che è possibile preservare solo mantenendo compattezza, ciò che certamente ha condizionato anche la scelta di uomini e donne destinati a gestire ruoli in giunta e in consiglio regionale.

Silvia Sardone però non è placata: «Di fronte a un partito che non valorizza il merito, che è schiavo di scelte oscure dei cortigiani di Arcore e penalizza chi si impegna sul territorio, mi sembrava superfluo partecipare a un contesto dove le scelte sono, di fatto, già prese dall'alto e imposte.

Quella di questa mattina era una riunione inutile».

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