Cronaca locale

Non solo moschea, i "pastafariani" chiedono un luogo di culto a Pisapia

Anche la "Chiesa del Mostro di spaghetto volante", movimento di protesta nato nel 2005 negli Usa, ha preso contatti in Comune per partecipare al bando per le quattro aree pubbliche destinate al culto

Non solo moschea, i "pastafariani" chiedono un luogo di culto a Pisapia

I luoghi di culto dei fedeli alla Chiesa del «Mostro di Spagnetti Volante» oggi sono, manco a dirlo, i ristoranti. Con una preghiera che termina con Ramen (il tipico piatto giapponese) invece di amen, si intuisce che almeno a tavola ogni tentazione è concessa. E non solo, visto che nel paradiso dei «pastafariani» ci sono birra a fiumi e spogliarelli. A fondare il pastafarianesimo, una religione goliardice che ha attecchito anche in Italia, è stato nel 2005 Bobby Henderson, trentenne del Kansas che scrisse una lettera contro l'insegnamento del creazionismo nelle scuole. Fondò un nuovo culto (ovviamente laico) proclamandosi seguace del «Prodigioso Spaghetto Volante» e avanzo allo Stato americano la richiesta che la nuova dottrina fosse riconosciuta e garantita al pari delle altre. Anche se gli adepti sembrano un cartone animato: giurano la propria adesione con in testa uno scolapasta, tipico copricapo del movimento e venerano i Pirati, considerati i primi pastafariani. Sono amanti, si è capito, della pasta e della birra. Ma oltre allo scolapasta si sono messi in testa un'altra idea per opporsi alle religioni ufficiali. Se il Comune intende mettere al bando quattro aree per costruire luoghi di culto, anche loro vogliono giocarsi una chance. Si stanno per costituire in associazione a Milano e hanno già preso contatti in Comune con il consigliere di Sel Luca Gibillini, per anticipargli il progetto. Una nuova moschea? Magari arriverà prima un grande «tempio» per celebarre il Mostro di Spaghetti Volanti.

Solo una provocazione? Vedere per credere.

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