Cronaca locale

Musei e monumenti: la cultura in città che fa le ore piccole

Da due anni un circuito di visite guidate per visitare siti artistici anche fuori orario

Musei e monumenti: la cultura in città che fa le ore piccole

Non di sola Brera vivono i visitatori. Non si può lasciare la città senza un selfie con Mantegna perché pinacoteca e biblioteca braidensi restano tappe imprescindibili. Con loro il Duomo, S. Ambrogio e il Castello Sforzesco. Il Cenacolo? Leonardo val sempre una coda. E poi in pochi anni Milano si è arricchita di una nuova parure di gioielli grazie a nuovi spazi: dalle Gallerie d'Italia, al Mudec, alla Fondazione Prada. Senza scordare Triennale, Ambrosiana, Museo del'900 e anche la Gam di via Palestro.

Un viaggio a Milano parte da un lungo elenco di «must see» e da una robusta dose di coraggio nell'affrontare lunghe camminate e talvolta qualche coda. Le gambe si sfiancano, la giornata si riempie. Ma la notte no. Perché, cioè, non pensare di ribaltare la prospettiva e di utilizzare anche le ore pomeridiano - serali per qualche visita, diluendo così il serrato programma di tour full immersion? A Milano si può, anzi si deve, perché, da un paio di anni, grazie all'intuizione di Milano Card e al suo circuito di visite guidate, libere e speciali, molte «attrazioni», monumenti e luoghi d'interesse hanno deciso di fare le ore piccole. «Apriamo la sera, quando chiudono gli altri - spiega Edoardo Scarpellini, ad di Milano Card - oltre alle molte convenzioni, i nostri biglietti servono a finanziare nuovi restauri e il recupero di altri monumenti». La cultura insomma finanzia la cultura. Con l'idea alternativa di creare percorsi attraverso una Milano insolita, mai vista.

IL CAMPANILE DI SAN CELSO
Riscoprendo il gioiello della "basilica dei sospiri".
Mille anni di storia, 35 metri di altezza e 175 gradini. Sono i numeri della basilica e del campanile di San Celso. In corso Italia, al civico 37, se lo ricordano ancora: qui venivano anche le spose a farsi benedire il bouquet e la chiesa, per queste preghiere affidate al cielo e alle intenzioni, fu ribattezzata dei sospiri. Eppure la sua storia è ben più antica e parla di Celso, soldato romano, brutalmente martirizzato all'epoca di Nerone dopo essere scampato insieme a Nazaro ad un naufragio. A ritrovare le sue spoglie fu un altro big della cristianità, sant'Ambrogio, nel secolo IV d.C. Il campanile, fra i più antichi in città, è rimasto inaccessibile per decenni. Da pochi mesi è possibile visitarlo di nuovo. Le visite si svolgono ogni fine settimana, ogni 30 minuti in compagnia di guide specializzate con un percorso di circa 45 minuti. Ovviamente dalle 14.30 alle 20, l'orario migliore per godersi il tramonto.

CA' GRANDA
Un percorso "by night" nell'archivio dell'Ospedale.
Oggi ci sono un ospedale ed un'Università, ma un tempo, la Ca' Granda era la vera casa dei milanesi, luogo di dolore, cura ma soprattutto di memoria. Università ed ospedale conservano un archivio che ha registrato ogni atto, dalla fondazione nel Cinquecento, con tanto di pergamena firmata da Francesco Sforza fino all'ultimo Consiglio di amministrazione, poche settimane fa. In mezzo? Il ricovero di Ernest Hemingway, il contratto di lavoro di Enzo Jannacci, il testamento di Bonvesin de la Riva e le tante grane dei monaci alle prese con una serie sterminata di terreni da gestire. La visita tocca la sala del Capitolo, ma anche il salone di lettura e poi scende alla cripta dell'Annunciata che era la parrocchia dell'ospedale fin dal 1637. Il percorso è by night, dalle 17 alle 22 (martedì-venerdì), sabato dalle 15 alle 22, domenica dalle 14 alle 21.

GALLERIA VITTORIO EMANUELE
Gita con vista sui tetti e poi cinema sotto le stelle.
Lo chiamano «il salotto con il cielo di cristallo»: è la highline in salsa milanese che il cielo lo sfiora davvero, superando ogni edificio in altezza ed prospettiva aerea. Tutti tranne uno: quella Galleria su un lato della quale si snoda. Di questa Milano insolita e fuori orario, la visita agli esterni della Galleria è stata la pioniera ed oggi e una delle proposte più pop. L'entrata è da via Pellico 2, quattro piani in comodo ascensore ed eccoci su una passerella di 250 metri di meraviglie, da piazza Duomo a piazza della Scala. La passerella è sede di molti eventi, lunch, visite guidate ed approfondimenti. Di notte, dalle 21 (lunedì compreso) via al cinema, grazie alla collaborazione con Bianchini: qui le pellicole sono davvero sotto le stelle. I film in catalogo sono dei cult e degli evergreen da Colazione da Tiffany a Perfetti sconosciuti: appuntamento, per i primi 50 fortunati, tutte le sere d'estate.

SAN SEPOLCRO
Nella cripta del Borromeo video d'arte e film d'autore.
È la cripta dei milanesi, nel cuore della città: fra Cordusio e la city degli affari, la chiesa di San Sepolcro, amatissima da San Carlo Borromeo che proprio di notte ci veniva in meditazione, è stato anche un segreto così ben custodito da restare chiusa per 50 anni. Ora nella chiesa, fondata oltre mille anni fa ed oggi di foggia barocca, si lavora ai restauri. Sotto, negli ambienti ipogei della cripta, invece, dopo la video arte di Bill Viola, è appena arrivato Michelangelo. Fino a settembre 2018 sarà un corto di Antonioni ad animare questo luogo sacro, rileggendo un altro Michelangelo, quello rinascimentale del Mosè di san Pietro in vincoli, in un colto e fascinoso rimando di emozioni. Qui si apre dalle 17 alle 21 e nel week end le visite guidate proseguono fino alle 22. A corredo del film realizzato nel 2004 in collaborazione con Istituto luce, una serie di immagini di Aurelio Amendola.

IL FORO ROMANO
Tra le 5 vie alla scoperta della città imperiale.
Tutti sapevano dove fosse, ma fino ad una trentina di anni fa, il leggendario incrocio fra il cardo ed il decumano di Mediolanum era solo un punto sulle mappe. Ci sono voluti i lavori di restauro della pinacoteca Ambrosiana nei primi anni Novanta per tornare a rivedere quelle pietre che erano rimaste sigillate nei secoli nelle segrete della grande istituzione culturale voluta da Federico Borromeo nel 1609, ad publicam utilitatem. E' qui che la Milano Imperiale, capitale fra i secoli III e IV d.C. si snodava cesellata e scolpita in prezioso marco bianco di Verona - nella sua platea forensis. Oggi l'ingresso al Foro è dalle 18 alle 22 attraverso una porticina a picco sul tempo e sul passato: cercate un piccolo e poetico «antro» su via dell'Ambrosiana.

In alcune occasione alla visita segue anche un aperitivo, rigorosamente con ricette doc di epoca romana.

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