Cronaca locale

Nuova rissa: residenti esasperati

Cagnolati (Fi): «Chiediamo un presidio fisso di almeno sei mesi»

Michelangelo Bonessa

Non è la prima volta e nemmeno sarà l'ultima. In via Benedetto Marcello non si è ancora trovato un modo per risolvere la questione sicurezza e Forza Italia torna a sottolinearlo: «Segnalo purtroppo l'ennesima rissa avvenuta in Benedetto Marcello - scrive Marco Cagnolati, consigliere azzurro del Municipio 3 - Dalle ultime segnalazioni purtroppo la situazione non è migliorata. Spaccio, parcheggiatori abusivi, risse continuano ad imperversare». L'unica vera tregua si è registrata quando trasmissione televisiva ha mandato in onda un servizio sulla zona. Un breve presidio fisso ha calmato le acque per qualche giorno, ma poi si è tornati a quello che ormai è un classico e per questo Forza Italia domanda un intervento più deciso a Palazzo Marino: «Si richiede un presidio fisso per un periodo di almeno 6 mesi - si legge nella nota di Cagnolati diretta all'assessorato alla Sicurezza - per riportare la situazione alla normalità ed impedire il ripetersi di quanto segnalato». Nei mesi scorsi qualche controllo era stato avviato dal Comune, ma il tipo di criminalità della zona è difficile da controllare. La soluzione che al momento va per la maggiore è quella adottata da diversi condomini: assumere dei custodi-guardie private per pattugliare il proprio marciapiede. Un supporto privato apprezzato anche dalle forze dell'ordine e che ha migliorato la situazione almeno in parte.

Lo scontro tra residenti e stranieri però non è ancora placato, nonostante alcuni blandi tentativi: i parcheggiatori abusivi continuano a pretendere un pedaggio, come i piccoli spacciatori proseguono a popolare i giardinetti e le vie tra la stazione Centrale e Benedetto Marcello. Ora che sta rimontando il problema dei migranti respinti in base al regolamento di Dublino non sarà facile che la situazione migliori. Anche i blitz della polizia possono dare l'immagine o la sensazione di una presenza più decisa delle istituzioni, ma non riescono a mettere la parola fine al disagio. Infine c'è la proliferazione di negozi etnici ha contribuito a creare un «corridoio» tra piazza Duca d'Aosta e Benedetto Marcello in cui gli italiani si sentono stranieri. E tra le comunità di extracomunitari è ormai chiaro il disagio degli italiani, un fatto che ha moltiplicato i malumori.

Sono due gruppi sociali che si toccano, ma non si piacciono.

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