Cronaca locale

Tra nuovi asfalti e pavé siamo solo a metà strada

Ancora da realizzare 358 interventi su 756 Ad aprile finiranno gli 80 cantieri più urgenti. Gli operai lavoreranno soprattutto di notte

Ci sono ancora da sistemare tutte le pavimentazioni in pietra in corso Garibaldi, corso Italia, via Tommaso Grossi. Le carreggiate e i binari di via Filzi e via Spontini. Tratti di asfaltature lungo corso Buenos Aires, Lavater, via Settembrini, zona De Angeli. L'elenco delle strade da completare tassativamente entro la fine di aprile - in tempo per l'avvio di Expo - arriva ancora a quota 80. E sono, appunto, le opere più urgenti. Dopo il primo maggio e fino a novembre rimangono ancora da realizzare 338 interventi sui 700 (diventati poi 766 con le segnalazioni arrivate dai cittadini) del «Piano strade per Expo», quasi la metà. Lo scorso anno di questi tempi il Comune presentò la mappa del riordino stradale in vista dell'Esposizione: 700 cantieri in undici mesi. Nuovi asfalti, pavè da risistemare, la combinazione tra nuovi binari e asfalti. Ieri l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza ha precisato che non aveva «promesso il completamento entro il primo giorno di Expo, ci siamo concentrati sulle zone 1, 7 e 8 che saranno poi quelle più frequentate dai turisti, per i monumenti o perchè sono strade di accesso all'Esposizione di Rho, Negli altri quartieri potremo continuare a lavorare di giorno anche nei sei mesi e solo di notte, con cantieri che scompaiono di giorno e riprendono alle 20.30 della sera, in tutti gli altri casi per non intasare il traffico». Fa presente di aver concentrato «in due anni di lavori quello che andava fatto in otto». Ma il giudizio negativo ovviamente non è rivolto solo all'ex giunta Moratti visto che il centrosinistra è in carica dal 2011. Nei primi due anni di amministrazione Pisapia, risponde a domanda, «credo ci sia stato un grosso lavoro sulle piste ciclabili». Meno, evidentemente, sul riordino delle strade. Al suo posto c'era l'ex assessore Lucia Castellano, passato poi in Regione.

Dunque, 350 interventi sono stati completati e arriveranno a 430 con l'ottantina di interventi in corso fino a fine aprile. Si stanno poi verificando «problemi seri» di tenuta dell'asfalto nelle strade con binari tranviari, in tutto un'ottantina ancora da sistemare, i tecnici «operano con il laboratorio mobile presente sul posto in modo da verificare e contestare subito all'impresa se deve rifare da capo l'asfaltatura». In corso san Gottardo, ad esempio, i lavori sono stati ripetuti tre volte. Tra le vie con binari ancora da riparare ci sono ad esempio via Vigevano, Cesare Correnti. Coni Zugna, via Larga, via Verziere. Sono programmati 40 interventi di manutenzione nelle strade in pietra (corso Garibaldi, Ripa Ticinese, Ludovico il Moro), entro luglio verranno realizzate le isole ambientali (o «Zone 30») dell'isola Quartiere Vecchia Dergano (zona 9) e per metà luglio Figino (zona 7). Per agevolare l'accesso ai mezzi di disabili e utenze deboli, spiega la Rozza, il Comune ha già adeguato varie fermate tra cui Oberdan Castello, viale Tunisia, Medaglie d'Oro e proseguirà nel piano. C'è infine il capitolo dei ponti e sottopassi: da metà luglio a metà agosto è prevista la manutenzione straordinaria del sottopasso San Giusto/Patroclo («si lavorerà solo di notte»), durante l'estate si completeranno le opere anche nel sottopasso ferroviario Pordenone Casoretto e solo dopo, a novembre, in quello di via Lucini. Dei 70 milioni di euro previsti per il «riordino della città per Expo», compresi dunque i restyling di piazze e sagrati, ne sono stati spesi ad oggi solo trenta.

In linea con la percentuale degli interventi ancora da completare.

Commenti