Cronaca locale

Nuovo allarme profughi: centri accoglienza pieni e brande sui marciapiedi

Nuovi arrivi di migranti e in Centrale è caos Caserma Montello, martedì Salvini al presidio

Torna l'emergenza profughi in stazione Centrale. I nuovi sbarchi di migranti mandano un'altra volta in crisi il sistema dell'accoglienza milanese, a partire dal grande hub di via Sammartini che rappresenta uno dei più importanti luoghi di gestione degli arrivi in città. Locali pieni, stranieri nuovamente nelle strade a dormire, su brandine fornite dai volontari della Fondazione Progetto Arca o direttamente sull'asfalto, sdraiati su giacigli di fortuna. Dopo qualche settimana di tregua, dunque, la scena in stazione si ripete.

La Centrale sembra così una succursale dell'Africa. Uomini giovani e donne accampati, riproponendo i disagi e le immagini a cui Milano si sta ormai abituando, proprio nel giorno in cui il ministro Angelino Alfano spiega che «vogliamo risolvere il problema in sintonia con i Comuni, in modo volontario. Avremo un incontro con l'Anci e pensiamo di farcela». L'Italia - sostiene il titolare del Viminale - è «una Paese che ha retto». La replica milanese arriva da Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi-An in Regione. «Siccome il ministro degli Interni Angelino Alfano è al Forum Ambrosetti, gli consiglierei vivamente di lasciare lestanze a 5 stelle dove si svolge il meeting e di andare nella vicina Como ,alla stazione, e magari siccome ripartirà da Milano di passare dalla stazione Centrale, dove oggi i migranti, davanti agli occhi dei poliziotti, stendono i panni e si lavano nelle fontane. Alfano parla di 150mila migranti accolti e di situazione sostenibile: ma sostenibile dove, se il Governo per sua decisione manda migranti ovunque? Per ospitare i cosiddetti migranti, che poi sarebbero clandestini, Milano è satura, da via Corelli all'aeroporto di Bresso, a Porta Venezia, alla Stazione Centrale e a via Vittor Pisani».

Intanto il flusso aumenta, Milano toccherà le 23mila presenze con le nuove quote stabilite dal ministero. In cinquecento dovrebbero essere trasferiti alla caserma Montello in via Caracciolo, anche se al centro di via Sammartini 120 non hanno ancora ricevuto una comunicazione ufficiale per trasformare la caserma in un centro d'accoglienza. Davanti alla Montello un presidio di cittadini sbandiera uno striscione. «Giùlemanidallamontello» che è diventato anche un hashtag sui social. E martedì mattina si terrà un presidio organizzato dalla Lega, e a cui prenderà parte anche il segretario federale Matteo Salvini. «C'è chi fa della questione profughi una polemica di destra e di sinistra - commenta Stefano Pavesi, eletto in Municipio 8 con il Carroccio -. Non sono mai andato a verificare cosa votino i milanesi del presidio davanti alla caserma, so solo che non vogliono che cinquecento persone entrino nell'edificio di una zona di Milano già troppo popolosa. «Milano - conclude Pavesi - non ha abbastanza strutture per tener testa a questo flusso a cui il prefetto e il sindaco non mettono fine.

Soprattutto non ha mezzi per effettuare controlli necessari».

Commenti