Cronaca locale

Da officina di biciclette a regno della movida

Compie 18 anni il bistrot di via Torti famoso per i suoi vernissage d'arte Il fondatore Fava: «Odiavo gli happy hour»

Jessica Bordoni

La movida dà, la movida toglie, proprio come l'amore. E sono pochi i locali milanesi che sanno vincere la sfida del tempo. Tra questi c'è sicuramente «Le Biciclette Art Bar & Bistrot», vera e propria istituzione per chi frequenta la scena serale e notturna della città. Aperto nel 1998 in via Torti 2 festeggia oggi 18 anni di attività. «Possiamo dire che «Le Biciclette» sono diventate grandi - scherza con orgoglio il proprietario Ugo Fava - ma certamente hanno conservato quello spirito spensierato e la stessa voglia di divertimento del giorno dell'inaugurazione». Ex officina per le due ruote, l'insegna ha rappresentato un'assoluta innovazione per la Milano da bere di fine anni Novanta: «Non volevo aprire il solito cocktail bar dove guardare e farsi guardare», continua il patron, «bensì un contenitore di idee, capace di intercettare un pubblico trasversale, con un'offerta improntata sulla qualità. Lo spazio è stato strutturato come una galleria per organizzare vernissage, mostre d'arte contemporanea e di design, ma anche concerti e presentazioni di libri».

Le Biciclette hanno saputo declinare una nuova forma di entertainment, offrendo un palcoscenico a molti artisti e performer che qui hanno mosso i primi passi e oggi sono famosi. È il caso del pittore Antonio Sammartano, fondatore della Biennale di Trapani, che per primo ha esposto le sue tele dentro l'art bar milanese nel lontano 1998. «Abbiamo deciso di festeggiare insieme a lui questo traguardo importante - precisa Fava - e così, dopo 18 anni esatti, le sue opere tornano a impreziosire gli interni del locale». Grande attesa anche sul versante musicale del «birthday party»: dalle 18 in poi a gestire il dj set ci saranno infatti alcuni dei musicisti che hanno già suonato in passato, come Jack Jaselli, Joan Thiele, Bruno Bolla, Danilo Paz, Franco Moiraghi, Imany e Matteo Ceccarini. Ma «Le Biciclette» ha conquistato i milanesi anche per la sua proposta gourmet leggera e genuina, imponendosi come must irrinunciabile sia per l'aperitivo che per il brunch. Tra i piatti simbolo c'è «El gran burger de Milan», il mitico hamburger di luganega con gorgonzola, foglia di verza sbollentata, cipolla tagliata fine e sbiancata in acqua bollente, crema di rafano e ovviamente pane a michetta. «Per l'occasione presenteremo in esclusiva tre nuovi gourmet burgers che poi entreranno nel menu», conclude Ugo Fava. «Una versione a base carne, una di pesce e una vegetariana, per accontentare tutti i gusti».

E da bere? Gli storici cocktail della casa a cominciare dallo spiritoso «Il Milanese Imbruttito» preparati a regola d'arte per un diciottesimo da ricordare.

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