Cronaca locale

Olimpiadi degli oratori Per tremila ragazzi sport e lezioni di vita

I ragazzini vivranno due giorni nel villaggio Gare, tornei e laboratori su bullismo e cibo

Olimpiadi degli oratori Per tremila ragazzi sport e lezioni di vita

C'è chi è cresciuto in oratorio, chi ha imparato a giocare a calcio nei capetti della chiesa, chi grazie allo sport è riuscito a costruirsi una nuova vita, chi giocando in una squadra ha imparato il senso delle regole che non valgono solo quando si gioca ma anche nella vita, il rispetto degli altri e la lealtà verso se stessi. «Sono molto emozionato e molto gratificato per essere qui - confessa Giovanni Trapattoni -. Questa iniziativa ha raggiunto il massimo delle possibilità e degli affetti. Io sono stato solo un buon calciatore, qui abbiamo atleti che hanno fatto molto più di me» conclude il mister. Assieme a lui per sostenere l'iniziativa grandi campioni di ieri e di oggi come Beppe Baresi, Valentina Diouf, Giusy Versace e Igor Cassina, Andrea Zorzi, Daniele Cassioli e la Nazionale Amputati di Calcio.

Valori che vengono quotidianamente trasmessi negli oratori e in tutte le società sportive in ogni angolo della città. «Bisogna aiutare i ragazzi a trovare la propria strada, le proprie risorse perché lo sport rende tutti migliori», il motto del presidente del Coni Lombardia Oreste Perri. Anche quest'anno Diocesi e sport si incontrano, per la seconda edizione delle Oralimpics, le Olimpiadi degli oratori. Una tre giorni all'insegna dello sport, del divertimento, dei valori educativi fondamentali che coinvolgerà 148 oratori milanesi, 3mila ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e più di 300 volontari.

L'appuntamento è dal 29 giugno alle 10 in piazza Duomo da dove partirà la fiaccola olimpica, che attraverserà i luoghi più significativi della città accompagnata dai ragazzi e da tanti sportivi che hanno aderito alla manifestazione, alla volta del sito di Expo, fino al 1 luglio. L'iniziativa è promossa dal Csi Milano e della Fondazione Oratori Milanesi, in collaborazione con Coni Lombardia, Regione Lombardia, Comune di Milano e Arexpo.

I ragazzi, per due giorni, si cimenteranno in un clima di festa, in gare e tornei di calcio, pallavolo, pallacanestro, atletica, pallamano, tennis tavolo golf, arrampicata, arti marziali, canottaggio. I ragazzini vivranno l'atmosfera delle Olimpiadi: ad Expo, infatti, sarà allestito un «villaggio» dove i giovani atleti mangeranno e dormiranno insieme. «Le Oralimpics offriranno anche l'occasione per affrontare temi delicati, soprattutto per gli adolescenti, come l'educazione alimentare, i corretti stili di vita e il bullismo. Gli oratori sono un presidio educativo fondamentale - commenta il sindaco Beppe Sala che racconta di esservi cresciuto -. Ho giocato tante di quelle ore a pallone in oratorio...e ancora adesso non mi voglio arrendere e gioco ancora. Allora non c'era molto altro, offriva tanti insegnamenti, ma la società era diversa, più omogenea, sicuramente a stare insieme agli altri l'ho imparato più lì che a scuola. Era un momento sentito, c'era più libertà ma anche più socialità».

«Gli oratori sono un luogo di aggregazione per i giovani e di ascolto per gli adulti. La società corre fin troppo veloce e non dà il tempo ai ragazzi di crescere secondo i loro tempi - spiega Beppe Baresi -.

L'insegnamento più importante è imparare a osservare le regole, che valgono negli sport ma anche nella vita, rispettare gli altri e gli avversari e la lealtà: a essere onesti con se stessi e con gli altri».

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