Cronaca locale

Olimpiadi lombardo-venete: "Pronti anche a fare da soli"

La scommessa di Milano-Cortina parte bene a Tokyo E Sala: "Il progetto ha la forza di un motore europeo"

Olimpiadi lombardo-venete: "Pronti anche a fare da soli"

Le Olimpiadi del Lombardoveneto. Se Milano e Cortina dovessero spuntarla su Stoccolma, sarebbero i Giochi di una macro-regione forte e dinamica. Una macro regione che si è auto-rappresentata con un Duomo stilizzato che assume la forma di una montagna da cui scende una pista da sci.

La candidatura italiana alle Olimpiadi 2026 - ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò a Tokyo - punta sulla parola d'ordine «insieme», «il pubblico col privato, la tradizione con l'innovazione, l'efficienza di una grande metropoli col fascino incantevole della montagna». «Un grande gioco di squadra». Non è poco, se si pensa che la capitale svedese non ha una spinta politica (manca il governo e l'amministrazione locale non è convinta). Insieme dunque, ma se Roma non dovesse supportare la sfida a dovere, le due regioni metterebbero sul piatto tutto il loro peso. «Se ci saranno le risorse tanto di guadagnato» ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana ieri mattina a chi chiedeva se ci sia ancora la possibilità che da Roma arrivi un contributo economico in vista dell'eventuale assegnazione dei Giochi. «Se ci sarà un sostegno economico del Governo, sarà un vantaggio per noi e per tutta l'Italia - ha spiegato - se no faremo in un altro modo».

Il ticket MIlano-Cortina è favorito. Ieri, dopo la presentazione della candidatura a Tokyo, davanti a 65 membri del Cio (a giugno saranno 87 a decidere) si è registrata una sensibile variazione nelle valutazioni degli analisti Snai, che hanno ritoccato le quote incrementando il «vantaggio» di Milano. L'avversaria «Stoccolma non ha un governo» - ha constatato Fontana - «noi invece sì e ci sostiene».

A rappresentare i due governi regionali c'era il governatore veneto Luca Zaia. Testimonial d'eccezione Arianna Fontana, campionessa olimpica nello short track, valtellinese. Per i Comuni, è intervenuto Beppe Sala: «Il binomio Milano-Cortina, ha sottolineato il sindaco di Milano - «presenta i vantaggi di una città globale che sta vivendo una straordinaria età dell'oro e quelli delle magnifiche Alpi circostanti». Inoltre il progetto ha «l'insita forza economica di una macro-regione tra le più prosperose e di successo d'Europa. Uno dei cosiddetti quattro ''motori'' del continente'». Milano può esibire con orgoglio il biglietto da visita del recente Expo (21 milioni di visitatori nel 2015) per confermare la sua dimestichezza con l'organizzazione di grandi eventi. Altra carta tricolore da giocare, la voglia di Giochi dimostrata dai cittadini di Milano e Cortina, che «hanno risposto con notevole entusiasmo alla visione e alla sfida».

Il sindaco di Milano ha snocciolato il dato di un sondaggio commissionato dal Cio: «L'83% dei cittadini di Milano sono favorevoli ad ospitare i Giochi». Concetto ribadito da Zaia: «Avete di fronte una comunità nella sua interezza, che ama e desidera i Giochi olimpici invernali» ha detto il governatore veneto, ricordando il grande appuntamento del 2021, quando Cortina ospiterà i mondiali di Sci «per i quali sono già in corso importanti lavori di ammodernamento di piste, impianti e infrastrutture per 242 milioni di euro già in corso d'opera». «Questi Giochi per noi, non sono un problema ma - ha aggiunto - bensì una grande opportunità.

E siamo molto orgogliosi di ospitarli».

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