Cronaca locale

Olmi di MacMahon, si decide a lavori in corso

Olmi di MacMahon, si decide a lavori in corso

I lavori sui binari di via Mac Mahon partiranno presto, ma quanti olmi saranno tagliati e quanti sopravviveranno, di fatto, non si sa. L'obiettivo dichiarato dall'amministrazione comunale è salvaguardare il più possibile i 170 alberi storici le cui radici, nel corso degli anni, si sono intrecciate con le rotaie della linea tramviaria, invece di crescere in profondità. Colpa della lastra di calcestruzzo posta sotto la strada, che risale agli anni '60 e che ne ha bloccato l'espansione verso il basso. Ma «lì il tram deve passare, la linea serve alla città», ha ribadito ieri l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, presentando il nuovo progetto assieme alla responsabile del Verde Chiara Bisconti, al presidente di Atm Bruno Rota e a quello del Consiglio di Zona 8 Simone Zambelli.

Di qui la decisione: la valutazione su dove eventualmente tagliare sarà fatta nel corso dei lavori. Passo dopo passo. Con test sulla stabilità degli arbusti a cantiere avviato. Si cambia radicalmente, quindi, rispetto al piano precedente, quello che proprio non piaceva ai tantissimi abitanti della zona perché prevedeva a priori la recisione delle radici di circa due terzi degli alberi e la loro sostituzione con nuovi, ad alto fusto, inevitabilmente diversi dai filari storici che adombrano via Mac Mahon. Le casse del Comune respirano, almeno nel breve periodo: il costo attuale dell'appalto è di due milioni e 70mila euro: «molto ridotto», fanno notare. Ma non comprende la sostituzione degli arbusti che eventualmente saranno eliminati in corso d'opera. Perché anche se il numero sarà inferiore, nessuno nega che in alcuni punti, per rimettere a posto i binari, si dovrà tagliare. E poi ripiantare. I conti su questo, però, si fanno alla fine. Nel frattempo il cantiere apre, al massimo entro i prossimi due mesi, mentre a giorni sarà firmato il contratto con il Consorzio Stabile Alpi che ha vinto l'appalto. I lavori dureranno 13 mesi, Expo compresa, durante i quali la circolazione dei tram sarà sospesa. Il presidente del Consiglio di Zona Zambelli sottolinea la natura «partecipata» del progetto, «attraverso 20 incontri, assemblee, e adesso con la possibilità di seguire l'iter del cantiere grazie a bacheche pubbliche in loco che spiegheranno quanto si sta facendo». Ma non tutti sono contenti: Lorenzo Croce, portavoce del comitato dei cittadini e presidente nazionale di Aidaa, lancia l'accusa: «Non credo proprio che si tratti di un progetto nuovo rispetto a quello contro cui abbiamo da poco fatto ricorso, e rispetto al quale proprio domani (oggi, ndr) dovrebbe pronunciarsi il Tar. E la conferenza stampa arriva proprio un giorno prima, una strana tempistica».

Twitter @giulianadevivo

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