Cronaca locale

Omicidio sul tram Arrestati in sette delle gang dei latinos

Sequestrato il machete che ferì il capotreno, simbolo di potere per affiliati alla «Mara»

Più che una battuta d'arresto un vero e proprio colpo di grazia. È quello assestato dalla sezione criminalità straniera della squadra mobile di Milano agli appartenenti alla gang sudamericana Mara Salvatrucha (o MS 13) che vivono sotto la Madonnina dopo i fatti dello scorso 3 luglio in via Castelbarco. I salvadoregni stavano cercando di riorganizzare le proprie fila? E la polizia ne ha arrestati sette in un colpo solo. Ragazzi tra i 16 e i 27 anni di cui ben 4 sono minori, uno è già in carcere per abusi sessuali e un altro ancora è incensurato. Gli investigatori, coordinati dal pm Luca Poniz (per il tribunale dei minori ha collaborato all'inchiesta il magistrato Maria Saracino) hanno bruciato i tempi dopo la notte di sangue in Porta Lodovica durante la quale aveva perso la vita il povero e incolpevole Albert Dreni, un albanese di 19 anni perfettamente integrato nel nostro paese e gran lavoratore. Il povero ragazzo, colpito 4 volte al cuore con un coltello a serramanico, era morto dopo oltre 10 giorni durante i quali non ha mai ripreso conoscenza. «La sua colpa - come ha spiegato ieri il dirigente della Mobile, Lorenzo Bucossi - se così si può dire è stata quella di trovarsi su quel bus in compagnia di un gruppo di amici di cui uno sudamericano scambiato dai latinos per un certo Andrea e anche l' aver storto il naso per degli apprezzamenti volgari fatti dai violenti a una ragazza che era con loro. Una provocazione qualunque mossa dalla volontà di uccidere».

Poco prima le stesse persone avevano aggredito un 22enne salvadoregno fuori dalla discoteca Lime Light di via Castelbarco, sopravvissuto con 120 punti di sutura per uno squarcio con un taglierino da un estremo all'altro del collo. Due aggressioni feroci, a distanza di poco tempo l'una dall'altra: la prima verso le 22.30, quella mortale alle 23. Per quella notte di violenza, l'8 luglio scorso due salvadoregni erano già stati arrestati: il 20enne Antonio Omar Velasquez detto Chukino e il 21enne Arturo Mauricio Sanchez Soriano soprannominato Peludo, oggi entrambi a San Vittore. A condurre ai 7 salvadoregni raggiunte ieri da queste nuove ordinanze di custodia cautelare sono state anche le telecamere che li hanno immortalati quella notte in Porta Lodovica.

Sempre ieri gli investigatori hanno fatto un ritrovamento molto significativo. Nella cantina della casa di uno dei ragazzi minorenni coinvolti, infatti, è stato trovato un machete che potrebbe essere l'arma utilizzata in una recente rissa in via Neera e a giugno dell'anno scorso per aggredire un capostazione di Villapizzone, a cui era stato quasi amputato un braccio. L'arma, dal forte valore simbolico, era custodita a rotazione con orgoglio dai membri della Ms-13.

Secondo quanto è emerso durante l'inchiesta gli arrestati erano in attesa che la loro richiesta di affiliazione alla Mara, come viene chiamata semplicemente tra i salvadoregni la gang, fosse accettata dai «capi»: dovevano ancora essere ancora presi in considerazione, messi sotto esame. E così, partecipare ad azioni il più violente possibile, costituiva il modo migliore per mettersi in evidenza.

PaFu

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