Cronaca locale

Ora la Balzani molla Sala: "Non voglio candidarmi"

La sconfitta alle primarie non riesce a strappare la promessa di un posto di pesa in giunta e paventa l'apertura a una candidatura di sinistra-sinistra

Ora la Balzani molla Sala: "Non voglio candidarmi"

Era atteso ed ora è arrivato.

Il siluro di Francesca Balzani contro Beppe Sala, che la sinistra della coalizione arancione invocava da tempo.

In un'intervista pubblicata oggi sulle prime pagine del Corriere della Sera, la candidata sconfitta alle primarie del centrosinistra fa un passo indietro ed esclude di candidarsi alle comunali di giugno. "Sono circolate tante ipotesi -spiega la Balzani al quotidiano di via Solferino - Capolista di una lista arancione, di una lista Balzani, del Pd a cui si è aggiunta l’ipotesi di vicesindaco in una futura giunta Sala...Ho capito che il modo migliore per dare protagonismo a queste persone è quello di impegnarmi sul programma, le idee, e i progetti affinché nel programma di Sala ci siano quei punti sui quali chi mi ha votato alle primarie ha puntato con più forza."

Una presa di posizione singolare per una candidata sconfitta che aveva insistito in ogni modo per occupare un posto di peso nella giunta Sala.

Certo, la Balzani spende due parole per garantire che "Sala deve dare il giusto protagonismo a tutte le anime della coalizione", ma si tratta davvero del minimo sindacale. Addirittura, quando le vengono ricordate le parole dell'ex pm Gherardo Colombo (che ha dichiarato che senza la Balzani avrebbe pensato seriamente a una candidatura alternativa di sinistra), la Balzani nicchia: "Per contrastare il pericolo di un varco a sinistra non ci deve essere un argine meramente elettorale, ma un’operazione politica forte, chiara e riconoscibile che parli veramente alla sinistra. Se si pensa a liste civette non funziona. Non lascio il campo libero a nessuno. Dovrà essere il candidato sindaco (Sala, ndr) ad andare avanti nella costruzione della coalizione"

E su Facebook i commentatori non perdonano, sommergendo la Balzani di insulti: "étoile parvenue a caccia di poltrone", "ridicola", "falsa", "penosa". Su tutti, si evidenzia il rischio concreto che l'incubo ricorrente della sinistra possa ripetersi ancora una volta: una spaccatura fra i progressisti che apre la strada alla vittoria di Stefano Parisi.

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