Cronaca locale

«Ora Lodi cambi passo La sinistra in 20 anni ha fatto solo disastri»

L'architetto del centrodestra all'attacco: «Lealtà verso i cittadini e più sicurezza»

Marta Bravi

Sara Casanova candidata sindaco del centrodestra a Lodi. La sostengono 5 liste (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Alleanza lodigiana, Partito dei pensionati e Lista civica Sarà). La sfida si gioca a sette, in un comune difficile, perché commissariato.

«Sì non solo, arriviamo da due commissariamenti e da vent'anni di malgoverno del centrosinistra. È arrivato il momento di cambiare passo».

Le sue priorità?

«Lealtà, trasparenza e rispetto verso i cittadini. E poi vogliamo rendere Lodi una città pulita, sicura e viva».

Lodi è una città degradata?

«Assolutamente: siamo sommersi dall'immondizia. La raccolta dei rifiuti porta a porta, così com'è, non funziona. Non solo, se l'ex sindaco aveva promesso una riduzione dell'imposta sui rifiuti, il commissario prefettizio ha aumentato la tassa del 5,5%. La città è sporca e il sistema va rivisto».

Sulla sicurezza?

«I nostri parchi non sono più a misura di famiglia: solo due giorni fa quando un ragazzo è stato aggredito con un coltello per un cellulare da 200 euro. E poi c'è il problema di balordi che bivaccano nei giardini vicino alla stazione e nella Zona Laghi».

Chi sono queste persone?

«Balordi di ogni genere. Proprio nei giardini due giorni fa ho trovato una panchina con una targa messa dal commissario prefettizio in cui si ringraziavano i richiedenti asilo per il lavoro svolto nei parchi. Qui siamo alla follia: bisogna ringraziare piuttosto i cittadini che pagano le tasse per finanziare l'accoglienza e le associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano».

Quanti sono i richiedenti asilo ospitati a Lodi?

«In tutto il Lodigiano un migliaio».

Nel suo programma elettorale punta molto sulla cultura..

«Vogliamo una città più viva. E Lodi ha un patrimonio culturale artistico molto ampio, c'è una Lodi sotterranea, il tempio dell'Incoronata, tanti piccoli musei. La città aspetta da vent'anni il Museo della Cavallerizza, che io ho intenzione di far ripartire. Poi voglio mettere in rete tutte le realtà, enti, associazioni, parrocchie che organizzano eventi in città, di livello ma di ogni tipo».

Lei punta molto sulla sicurezza...

«Si e qui a Lodi ce n'è bisogno. Se sarò eletta per prima cosa emanerò ordinanze contro i bivacchi nei parchi. Istituirò un patto per la legalità con Questura e Prefettura: bisogna ripulire i parcheggi dagli abusivi e contrastare la vendita di merce contraffatta. Poi potenziare l'illuminazione, e dotare i vigili di manganelli e spray urticante».

Le sue carta vincente?

«Conosco bene la città e ho sottoscritto un patto di lealtà con i cittadini: siamo in grado di realizzare alcuni punti del programma nei primi 100 giorni a costo zero».

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