Cronaca locale

Ora Sala corteggia Pisapia per convincere Sel e civici

Il manager: «Col sindaco Milano ha alzato la testa» Ma un deputato dem frena: «C'è ancora molta strada»

Ormai è il segreto di Pulcinella. «Non mi sono tradito, credo di essere benvoluto da tanta gente» minimizzava ieri Giuseppe Sala dopo l'apertura a candidarsi due giorni. Ma la discesa in campo del commissario Expo è ormai più che concreta. Le diplomazie renziane sono in corso: per convincere il deputato Pd Emanuele Fiano a ritirarsi in cambio di una poltronaa Roma, per tastare l'ipotesi di un ticket con il vicesindaco Francesca Balzani per garantirsi voti da Sel e dem alle primarie. Improbabile arrivati a questo punto bypassarle: l'assessore dem Pierfrancesco Majorino ritirandosi si giocherebbe politicamente la faccia. I maligni hanno letto anche l'assegnazione di un posto nel cda di Cassa Depositi e prestiti due giorni fa come la prova che mancava a completare il puzzle: non è incompatibile con il ruolo da sindaco e garantirebbe al manager uno stipendio più sostanzioso se dovesse conquistare Palazzo Marino. Tant'è, la corsa di Sala non può prescindere dalla benedizione del sindaco, visto che Sel, sinistra radicale e persino i comitati arancioni bocciano il commissario. E ieri Sala ha corteggiato Giuliano Pisapia con grandi lodi. «Milano - ha affermato - in questi anni ha tirato su molto la testa, e da questo punto di vista l'opera del sindaco Pisapia è stata veramente straordinaria». Sala commentava il tema del dualismo fra Milano e Roma rimarcato giorni fa dal presidente Anac Raffaele Cantone. «Mi spiace che abbia ricevuto critiche per la sua frase su “Milano capitale morale“». Se le lodi a Pisapia abbiano colto nel segno si potrà percepire già martedì, quando i due parteciperanno insieme all'incontro sul futuro di Milano promosso dalle Acli. Su Milano capitale morale frena persino il deputato dem Francesco Laforgia: «Non per sminuire quanto si è fatto in questi cinque anni a Milano, ma per comprendere quanta strada abbiamo ancora davanti» pubblica su Facebook l'intervista a Marco Percoco, docente di valutazione delle politiche pubbliche alla Bocconi che contesta Cantone, giudica «una guerra tra poveri» quella tra Milano e Roma sul tema corruzione e un problema i salotti borghesi che (ad esempio) hanno eletto Pisapia nel 2011 e ora spingono Sala perchè « è un civismo che fa i propri interessi».

Per la coordinatrice di Fi Mariastella Gelmini, che ieri ha riunito i suoi per organizzare treni e pullman per portare mille azzurri dalla Lombardia a Bologna l'8 novembre per la manifestazione della Lega, Sala «dovrebbe almeno aspettare la fine di Expo per candidarsi. Sorprende ma non troppo l'apprezzamento al sindaco.

Il commissario e ora anche consigliere di Cdp vuol dirci che ha la benedizione di Sel, Renzi e Pisapia?».

Commenti