Cronaca locale

Orgoglio Lega contro 5 stelle "Faremo i conti dopo il voto"

I grillini martellano cavalcando le vicende giudiziarie E il Carroccio reagisce. Anelli: «Non hanno argomenti»

Orgoglio Lega contro 5 stelle "Faremo i conti dopo il voto"

La Lega non ci sta. Reagisce, rompe l'accerchiamento politico e risponde, sopratutto ai 5 Stelle.

I «grillini» sono sempre stati i più zelanti nel cavalcare politicamente le vicende giudiziarie. E sul caso di Legnano non hanno certo fatto eccezioni. La novità è che stavolta hanno messo direttamente nel mirino il Carroccio, un partito alleato (a Roma) provando a far passare una rappresentazione della realtà faziosa fino a rasentare il manicheismo: da una parte gli onesti (noi), dall'altra «la Tangentopoli bis». È stato il «capo politico» Luigi Di Maio a dare il «là» a questo ritornello intonato poi da tutti gli eletti.

Ma il Carroccio - sentendosi assediato sui media da quelli che dovrebbero condividerne gli obiettivi - ora è intenzionato a rispondere, colpo su colpo. A reagire. E il tono della reazione lo dà Matteo Salvini, a poche ore dalla manifestazione in piazza Duomo, che a questo punto diventa anche una prova di forza. «La Lega è sotto attacco - avverte Salvini - vogliono impedire la nostra vittoria con ogni mezzo. Per questo esserci a Milano (piazza Duomo, ore 15) è fondamentale». E il governatore Attilio Fontana, che oggi salirà sul palco, si unisce all'appello.

Coincidenza vuole che oggi il Movimento 5 Stelle sarà in piazza XXV Aprile con un gazebo per presentare il programma delle Europee, coi candidati lombardi, i consiglieri regionali e comunali e il ministro per della Cultura Alberto Bonisoli. E lo stesso Di Maio sarà a Milano domani.

Il Movimento, intanto, continua a martellare sulla cosiddetta «questione morale» e incalza la Lega chiedendole di «cacciare» gli indagati e di «fare pulizia». «Il 26 maggio faremo i conti. Perché la vera tangentopoli è quella grillina, hanno forse la più alta percentuale di sindaci/amministratori indagati e arrestati» reagisce Andrea Monti, vice capogruppo regionale. «Evidentemente non hanno altre argomentazioni - riflette il capogruppo Roberto Anelli - ma hanno memoria corta, visto che di indagati ne hanno anche loro, per cui se vogliono mettere le cose su questo piano facciano pure, la gente non è così stupida». Discorso analogo vale ovviamente anche per la sinistra: «Di fonte all'impossibilità di contrastare la Lega su altri argomenti - sicurezza, porti chiusi, quota cento e altro - l'unica spiraglio che hanno è questo. Oltretutto, non mi sembra che ci siano accuse particolari sul sistema regionale, se ci sono riguardano i sistemi locali». Appuntamento in Duomo, dunque, per una giornata di orgoglio leghista. «Il significato sarà trovarci tutti intorno a Salvini e dimostrare che Salvini è forte e che la Lega sta crescendo nonostante parlino del calo. Sarà una bellissima dimostrazione anche in vista del voto.

Se vogliamo che l'Europa resti unita la dobbiamo cambiare».

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