Cronaca locale

Gli ottant'anni di Cucchi il Caffè degli intellettuali

In una mostra fotografica la storia della pasticceria amata da Ungaretti e meta cult di scrittori e registi

Jessica Bordoni

Nome di culto per gli amanti della migliore tradizione dolciaria artigianale, la Pasticceria Cucchi sorge nel cuore della vecchia Milano, all'angolo fra Corso Genova e Piazza Resistenza Partigiana. Tutto comincia 80 anni fa, nel 1936, quando Luigi Cucchi e sua moglie Vittorina decidono di aprire un «caffè concerto» con servizio di cucina offrendo anche serate di musica dal vivo fino a tarda notte. Nel '43 l'edificio è raso al suolo dai bombardamenti e quando viene ricostruito, due anni dopo, il locale assume la sua identità definitiva di pasticceria. Gli arredi sono completamente rinnovati e Cucchi diventa ben presto uno dei punti di ritrovo più apprezzati da letterati, attori, ma anche professori e rettori universitari che gravitano in città. Dal poeta dell'ermetismo Giuseppe Ungaretti al regista Gabriele Salvatores, sono in molti gli intellettuali che rimangono affascinati dalle eleganti atmosfere d'antan della Pasticceria e dalle sue golose creazioni, sempre preparate a regola d'arte. Oggi come ieri, il grande pubblico trova qui la «Dolce Vita meneghina» nella sua forma più genuina e sfiziosa. E, soprattutto nella stagione mite, i suoi tavolini sono da sempre una tappa cult per la lettura dei giornali domenicali. Tra le eccellenze che hanno fatto la storia del locale c'è ovviamente «Sua maestà El Panetton», prodotto tutto l'anno con lievito madre secondo un'antica ricetta tramandata di generazione in generazione e rigorosamente senza conservanti. La lenta lievitazione naturale di 72 ore conferisce al dolce natalizio per antonomasia profumi e fragranze uniche e negli anni l'estro della famiglia Cucchi ha concepito numerose versioni inedite, fino a proporre l'accompagnamento ai salumi o il panettone tiepido in coppia con il gelato. Nel 2002 la Pasticceria è stata insignita del titolo di «Locale Storico d'Italia», mentre dal 2013 è «Attività Storica della Regione Lombardia» e dal 2015 «Bottega Storica» cittadina. Tanti riconoscimenti, che confermano il ruolo di affresco della Vecchia Milano, che ha saputo attraversare i decenni senza perdere il suo stile e la sua autenticità, preziosa testimone dell'evoluzione socio- culturale del capoluogo lombardo. Da sempre vicina al mondo delle arti e dello sport, la Pasticceria Cucchi ha ospitato e continua a ospitare eventi culturali e mostre di pittori emergenti, mentre nel mese di maggio promuove la Cucchi Marathon, una gara podistica all'interno del Parco Sempione. A festeggiare gli ottant'anni di attività c'è la terza generazione, rappresentata dal grande patron Cesare e dalle sue figlie Vittoria e Laura.

Per questo compleanno speciale nelle sale da tè di Corso Genova è stata allestita una mostra fotografica con immagini inedite che ripercorrono le tappe più importanti della storia della Pasticceria sullo sfondo della Milano che fu; ma che ancora rivive nelle livree dei camerieri gentili disegnati sullo sfondo delle bottiglie di Campari e China Martini.

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