Cronaca locale

Palazzo Marino promette: da martedì cambia tutto

Una pioggia di lettere e mail convince gli assessorati a far rispettare gli orari. E dall'estate si passa al Castello

Palazzo Marino promette: da martedì cambia tutto

Il problema delle notti insonni dei residenti nei dintorni di piazza Affari è ben noto a Palazzo Marino. Gli assessorati di Marco Granelli, Pierfrancesco Maran e Chiara Bisconti sono stati tempestati di mail e telefonate. Ed è arrivata la promessa: dal prossimo martedì stop alla musica entro la mezzanotte.

A farsi portavoce delle lamentele dei residenti è stata anche Elena Grandi, presidente della commissione Ambiente della zona 1, che ha mobilitato i colleghi degli uffici di piazza Scala. «Il Comune - assicura - si sta attivando per i controlli. Quelle in piazza sono iniziative nobile e virtuose ma è importante che si svolgano senza eccessi né abusi. Lunedì incontrerò l'assessore Bisconti e ne parleremo».

Nell'arco dell'estate gli aperitivi in piazza saranno trasferiti ai piedi del Castello Sforzesco, in piazza del Cannone. In queste settimane i tecnici sono al lavoro per risolvere le ultime formalità e autorizzare il parco a rivedere gli orari di chiusura dei cancelli. In ogni caso i controlli sugli orari e contro i bivacchi fino a tarda notte sotto il Dito di Maurizio Cattelan dovrebbero scattare già martedì prossimo.

«Non vogliamo che il mancato rispetto delle regole rovini il nostro progetto di rivitalizzare le zone morte della città» commenta la Grandi. L'anno scorso era stato proprio il Consiglio di zona 1 a indire il primo bando per portare un po' di movimento in piazza Affari. Quest'anno invece la gara è stata gestita direttamente dal Comune di Milano.

«L'amministrazione - spiega la consigliera del centro - si sta impegnando per creare dei luoghi di aggregazione alternativi ai soliti tre poli della movida». Il progetto per non concentrare le iniziative mondane solo su Navigli e Arco della Pace è stato approvato a larga maggioranza.

Ma evidentemente c'è qualcosa da correggere, perché la nuova movida non si porti appresso gli stessi identici problemi dei luoghi cult delle notti milanesi.

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