Cronaca locale

Pane in Piazza regala il forno alla Diocesi dell'Etiopia

Giulia Di Leo

«Un panificio qui permetterà di colmare il divario fra domanda e offerta di pane, di creare posti di lavoro e sostenere le opere della Diocesi». Così il Frate Minore Cappuccino monsignor Angelo Pagano racconta l'importante traguardo raggiunto grazie all'iniziativa «Pane in Piazza» che lo scorso maggio ha raccolto fondi benefici utili alla costituzione del primo panificio industriale etiope. Lunedì 3 settembre, infatti, il segretario cattolico di Dire Dawa ha accolto il grande container con tutto il necessario per l'allestimento del forno per la panificazione e dell'impianto «St Augustin Bakery» che avrà una capacità produttiva di 300 tonnellate. Due macchine impastatrici, una chifferatrice, una cella a lievitazione programmata, due spezzatrici per porzionare l'impasto, un cilindro laminatoio per raffinarlo, una macchina macina pane, una stampatrice per michette, due bilance, sei carrelli donati da una panetteria milanese, sei forni, una cucina domestica, confezioni di generi alimentari, t-shirt, detergenti e vestiti per bambini: sono i numeri del container che per essere svuotato ha richiesto 6 ore di lavoro con viaggi di andata e ritorno a 50 km di distanza, nel tragitto Harar-Dire Dawa.

In questo modo, quindi, i due ragazzi, Tewodros e Abiy, venuti in Italia per imparare l'Arte Bianca e tornati in Africa lo scorso luglio, potranno finalmente iniziare a sfornare. Visto il successo della precedente iniziativa, Mons.

Pagano promette di tornare con «Pane in Piazza» nel 2019: questa volta in Piazza Duomo.

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