Cronaca locale

Papaleo, cantante vintage sulla nave per il 2017

Il celebre attore al Franco Parenti con «Buena Onda» festeggia il Capodanno in scena

Antonio Bozzo

Salire su una nave e navigare verso i confini del mondo, però senza lasciare Milano. È possibile comprando un biglietto per lo spettacolo Buena Onda, nella sala grande del Franco Parenti fino a sabato. Il classico spettacolo di San Silvestro, leggero, per introdurre il brindisi di mezzanotte nel foyer, con la compagnia? Lo chiediamo al mattatore, Rocco Papaleo. «È teatro-canzone, non so se leggero, credo divertente: c'è musica dal vivo e io interpreto brani miei e anche alcuni pezzi famosi, di Conte e Modugno, per esempio».

Come il celebre «Vecchio frac», che sicuramente conquisterà il pubblico, non è così? «Mi auguro che il pubblico venga conquistato dallo spettacolo tutto, che rappresenta una tappa importante nel mio percorso professionale anche da cantautore, oltre che attore. Siamo su una nave da crociera, ogni sera bisogna intrattenere i passeggeri, e specialmente bisogna farli divertire la notte di San Silvestro. Ci sono discussioni tra il comandante, interpretato da Giovanni Esposito, e lo chansonnier di bordo, ovvero il sottoscritto. Buena Onda è il nome del bastimento, l'orchestra di bordo - quattro elementi - si chiama Band degli Incompresi. E tra il pubblico, stavo per dire passeggeri seduti in poltrona, sceglieremo hostess e steward, a sorpresa».

Per Milano è un debutto? «Avevamo fatto, sempre al Parenti, un promo la stagione scorsa. Ma sì, questo è il nostro debutto nel teatro milanese diretto dalla mia amica Andrèe Ruth Shammah. Una che ha grande passione e buonissime idee: basta vedere cos'è diventato il Pierlombardo».

Lei, Papaleo, che spettatore teatrale è? «Sono atipico. Prima di tutto perché, calcando i palcoscenici, non posso quasi mai andare a teatro. Ma negli anni '90 non perdevo uno spettacolo, anche quelli di avanguardia, come si vedevano (e forse si vedono ancora) all'Out Off di Milano. In Italia, anche se ci si lagna, abbiamo città di grandi tradizioni teatrali. Oltre a Milano, Roma, Napoli, Bari, cito Genova, Bologna, Verona. E Torino, dove mi sto trasferendo a vivere. Però non pretendo di avere il polso della situazione teatrale attuale».

Che cosa cambierebbe, che cosa si può fare per avere più riscontro? «Bisognerebbe rigenerare il pubblico. Giro l'Italia, e vedo spettatori spesso in là con gli anni - anche se non ho nulla contro gli anziani -, abbonati che non perdono uno spettacolo, ma per forza di cose non possono portare in sala l'energia propria dei giovani».

L'attore e regista lucano non lo dice, ma certo pensa che il suo spettacolo di Capodanno (inizio alle 21.45 del 31 dicembre, termine con il brindisi, costo 75 euro tutto incluso) possa attrarre anche i giovani. Ispirato al film dello stesso Papaleo Onda su onda, immerge in atmosfere di festa e musica, ma con un tocco di malinconica riflessione che accompagna il miglior teatro.

Rocco Papaleo - in scena il cantante Chiaromonte - sta indossando il frac per queste ultime sere di fine anno.

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