Cronaca locale

Parisi: «Profughi al lavoro? Il Pd bocciò la mia idea»

«In campagna elettorale mi diedero dello schiavista, ora il governo rilancia la proposta»

Chiara Campo

Aveva lanciato la proposta quand'era in campagna elettorale per la poltrona di Palazzo Marino e Stefano Parisi ora che è il coordinatore dell'opposizione in consiglio non ha cambiato idea. «I migranti costano al nostro Paese 35 euro ciascuno al giorno quindi è giusto che lavorino e si diano da fare invece di bivaccare nei parchi. Possono fare manutenzione nei parchi o lavori anti-degrado». Durante la sfida contro Beppe Sala lo aveva presentato come il «modello Merkel», perchè già in Germania vengono i profughi vengono impiegati in lavori socialmente utili, ripagati con una mancia di un paio di euro, e devono impegnarsi a imparare il tedesco. Parisi non può quindi che condivide una delle novità contenute nel nuovo pacchetto in materia di immigrazione che coinvolge Regioni e Comuni, anticipato dal ministro dell'Interno Marco Minniti, «è giusto che lavorino per la loro dignità e anche nei confronti degli immigrati regolari che lavotano tanto nel nostro Paese» e aggiunge che «servono norme di flessibilità perchè i migranti possano essere utilizzati in modo rapido, imparino l'italiano e l'educazione civica». Ma l'ex sfidante del centrodestra, ideatore del movimento «Energie per l'Italia, ricorda che «quando lo proponemmo noi, in campagna elettorale ci fu detto da molta parte della sinistra che eravamo schiavisti. Adesso, finalmente, c'è un ministro del Pd che dice lo stesso, allora questa cosa diventa buona».

Di più, viene spacciato come il modello Milano, visto che i primi a copiare la proposta di Parisi una volta eletti sono stati proprio Sala e il suo assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino che nalla campagna per le Comunali l'avevano criticata. Nei mesi scorsi invece la giunta ha avviato il piano di raccolta delle foglie nei parchi promosso dall'Amsa impiegando profughi in via volontaria. «II lavoro è un dovere ed è il comune denominatore milanese quindi sono senz'altro più che d'accordo con il ministro Minniti - conferma il sindaco -.

A Milano si va già in quella direzione, in quanto quella di affidare ai migranti lavori socialmente utili è una pratica che è stata già sperimentata in città quando in autunno su base volontaria, alcuni migranti sono stati occupati a raccogliere le foglie e consegnare i pasti agli anziani».

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