Cronaca locale

Parka militari, pizzo e cristallo È la femminilità di Scervino

Vive di contrasti la collezione donna primavera-estate A Palazzo Serbelloni Colombari, Surina e Crescentini

Katia Noventa

Nello storico palazzo neoclassico di Milano, Palazzo Serbelloni, viene presentata la collezione donna autunno/inverno 2017/2018 di Ermanno Scervino.

La nuova collezione è all'insegna della creatività, della modernità. «La collezione è fatta di contrasti e rappresenta un proseguo della rivoluzione iniziata nel '68 e si ispira a quelle donne che hanno rivoluzionato quel particolare momento storico. Si è lavorato proprio in questo senso per realizzare le nuove creazioni», spiega Ermanno Daelli, stilista del brand. È una collezione di contrasti dai quali emergono, con tutta la loro forza, un'estrema femminilità e bellezza.

Un incessante dialogo armonioso tra il maschile ed il femminile, anche nei tessuti, per esaltare il concetto di femminilità: pizzo, trasparenze «ma niente è più femminile che mettere qualcosa di rubato al guardaroba dell'uomo» sottolinea lo stesso Ermanno. Capi e texture di ispirazione militare, cappotti e parka dalla vestibilità over, decorati come uniformi, ma in nuances estremamente delicate, con preziosi applicazioni di cristallo e di pizzo.

Gonne ed abiti ultra-femminili nei quali si sovrappongono pizzi, ricami valenciennes, plumetis, trasparenze di pura sensualità grazie a sofisticate ed innovative lavorazioni couture, indossate a contrasto con capospalla mannish. Il tailleur, capo icona, si rinnova: nella versione in Principe di Galles, il tessuto viene alleggerito con fili di lino, ma è presentato anche in un impalpabile macramè, con revers effetto smoking o in macro coste di velluto. Maglioni a collo alto con cristalli, indossati su pantaloni, ma anche su leggerissime gonne lunghe, quasi totalmente trasparenti. Abiti di pizzo con il cinturone militare per esaltare il punto vita.

Per la sera sono a contrasto le lunghezze, ma anche gli abbinamenti: il plumetis su organza, di estrema raffinatezza e molto bon ton, viene abbinato con delle biker nere in pelle, abiti corti come minigonne sul davanti, si prolungano in uno strascico prezioso, abiti bustier in rouches di organza su macramè.

Le modelle sono tutte molto belle, ma giovani, affascinanti, di una bellezza androgina e la sfilata non è iniziata con una top model, bensì con una ragazza simile a quelle dagli anni '60, come Twiggy. «La femminilità non è data dalle forme. Una donna può avere i capelli a caschetto ed indossare delle scarpe basse, e, ciò nonostante, essere estremamente femminile», chiarisce lo stilista. Poche modelle calzano, infatti, sulla passerella, scarpe con i tacchi alti: ci sono soprattutto stivali al ginocchio, stivali con il pizzo, che non regalano centimetri in più alle modelle, cuissard flat o francesine: accessori che non completano, ma che sono protagonisti di questo gioco a contrasti, per rendere il look ancora più femminile.

Ad una sfilata estremamente femminile non potevano mancare donne, che lo siano altrettanto: Giorgia Surina, Martina Colombari, Carolina Crescentini, la quale apprezza molto anche la bellezza e la femminilità androgina. Presenti anche alcune blogger.

«Queste nuove figure nell'universo della comunicazione» riflette Ermanno «ed i loro modi di comunicare in maniera immediata attraverso internet, il web, rappresentano una parte del futuro e devono essere prese in considerazione: portano una grande innovazione nel mondo e nel mercato, ma la loro voce deve farsi sentire con intelligenza».

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