Cronaca locale

"Pasti freddi al nido per lo sciopero". E si becca un insulto

Un consigliere di zona denuncia un grave disagio patito dai bambini dell'asilo. Ma per la presidente di commissione (di Sel) vuole solo attaccare i diritti dei lavoratori

"Pasti freddi al nido per lo sciopero". E si becca un insulto

Denuncia un disagio patito all'asilo dai bambini che, a causa dello sciopero, hanno dovuto mangiare pasti freddi, ma per tutta risposta si becca un insulto da una collega di sinistra, che lo accusa di voler conculcare i diritti dei lavoratori.

Sembra incredibile la vicenda che ha per protagonista Federico Illuzzi, consigliere di zona 9 del Pdl. Illuzzi alcuni mesi fa aveva denunciato il fatto pubblicamente: «Accompagnando all'asilo mia figlia di 2 anni e mezzo - ha scritto - ho notato un cartello appeso all'ingresso che riportava che "verrà servito un pasto freddo in assenza del personale ausiliario" e nello specifico un omogeneizzato freddo al formaggio». Il problema si è verificato due volte. «È possibile che chi sciopera non abbia alcuna responsabilità e non pensa ai danni che può creare, specialmente ai più piccoli?» concludeva.

La presidenza di Zona ha risposto con una nota pervenuta dalla responsabile della Comunicazione di «Milano Ristorazione»: «L'astensione dal lavoro nelle due giornate di maggio indicate non hanno riguardato il personale di Milano Ristorazione - ha detto - (...) Premesso che il diritto allo sciopero è contemplato e regolato dalle normative vigenti e che, come tale, dev'essere rispettato, in casi come questi, dal momento che assemblee o scioperi possono essere proclamati con breve preavviso, il protocollo prevede che sia fornito, da parte di Milano Ristorazione, un pasto che permetta di essere servito nonostante l'interruzione o la riduzione del servizio».

Di recente il tema è ritornato d'attualità perché durante la seduta della commissione Educazione del 4 settembre si è discusso del parere relativo al Regolamento comunale delle Commissioni mensa e della rappresentanza cittadina all'interno della stessa. «Dopo diversi interventi - racconta Illuzzi - sono intervenuto dicendo che all'interno della commissione bisognava far presente che durante lo sciopero da parte del personale di Milano Ristorazione o del comune di milano bisognava comunque garantire il pasto caldo a bimbi degli asili e delle scuole materne, perché attualmente così non è». «Apriti cielo - continua il racconto - la presidente Loconsolo di Sel (che in teoria dovrebbe essere imparziale) senza neanche lasciarmi terminare mi attacca dicendo "ma cosa sta dicendo, vuol dire che non bisogna garantire il diritto di sciopero ai lavoratori?" e continua in un crescendo di provocazioni fino ad esclamare: «Illuzzi, lei è un cretino!" e poi: "Se scioperano lasci i figli a casa!" senza pensare che nella maggior parte delle famiglie italiane, compresa la mia, ciò non è possibile perchè entrambi i genitori lavorano. A questo punto intervengono gli altri consiglieri esterefatti e inducono la presidente a porgermi le scuse, che io prontamente accetto». «Si chiude qui la cronaca di un brutto episodio di politica che testimonia come gli insegnamenti di Voltaire - dice Illuzzi - siano rimasti purtroppo lettera morta e che per alcuni politici il diritto allo sciopero è più importante di quello della salute dei bimbi».

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