Cronaca locale

"Patto movida" con i locali su orari e lotta all'alcol

"Patto movida" con i locali su orari e lotta all'alcol

Chiusura dei dehors all'una, salvo che gli esercizi interessati a sforare «si dotino di ombrelloni in tessuto fonossorbente», apparecchi alcol test davanti ai bar da asporto che continuino a distribuire drink dopo la mezzanotte, incentivi ai locali «virtuosi».

Il Consiglio del Municipio 1 ha approvato nei giorni scorsi un «Patto per azioni concordate nella aree della movida», prodotto mettendo intorno al tavolo comitati dei residenti e gestori dei commercianti. La proposta che la zona vuole sottoporre alle associazioni di via dei commercianti riguarda in particolare le aree ad alta concentrazione di locali del centro, quindi Brera, Garibaldi, Sempione e Ticinese, ma anche quei «singoli esercizi» isolati che attraggono il popolo della movida (e creano proteste da parte dei residenti).

Ad oggi non sono più in vigore le vecchie ordinanze che impedivano ad esempio la distribuzione di bevande in bicchieri di vetro fuori dai locali o fissavano orari tassativi di chiusura. L'ordine del giorno votato in zona sottolinea però che «dopo un periodo di autogoverno è da annotare come parecchi esercizi hanno mantenuto orari simili a quelli delle ordinanze, magari con qualche aumento di tempo, e hanno proseguito nel non utilizzo del vetro per i contenitori». É «evidente però che persistono problemi di convivenza urbana». Il Patto quindi dovrebbe impegnare i locali a contenere i rumori e a non farsi «concorrenza sleale» sugli orari. Gli esercizi che aderiscono «si impegnano a osservare chiusura alle ore 2 per il locale e l'una per lo spazio di plateatico, se si dotano di ombrelloni in tessuto fonoassorbente o altri mezzi di contenimento del rumore l'orario potrà essere valutato secondo i luoghi». Impegno a «non vendere sottocosto o con offerte speciali e promozioni alcolici e superalcolici, a usare bicchieri di plastica, gomma, carta o lattina per asporto, a interrompere la vendita per asporto di alcol dalle 24 alle 6 o ad avere dopo le 24 apparecchi per l'alcol test». I locali devono avere almeno un addetto alla clientela dal giovedì al sabato e vigilare sul divieto di somministrare alcol ai minorenni o a chi è già in stato di alterazione. Il Comune si impegna a predisporre pattugliamenti dei vigili, promuovere l'installazione di wc chimici e iniziative nelle aree di movida.

Per il consigliere di centrodestra Filippo Jarach che ha bocciato l'odg «gli incentivi sono insufficienti, nel momento in cui si chiede uno sforzo ai locali bisogna ad esempio garantire sconti Cosap o un'ora di attività in più all'interno se chiudono il dehors all'una».

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