Cronaca locale

Uber va alla Festa del Pd, i tassisti contro i dem

La protesta degli autisti: "Perché far parlare la rappresentante di una app fuorilegge e non noi?"

Uber va alla Festa del Pd, i tassisti contro i dem

Il Pd invita la general manager di Uber Italia alla Festa dell'Unità di Milano e subito scatta la contestazione da parte dei tassisti. Al consueto raduno dei democratici - che quest'anno si tiene al Carroponte - è stata infatti invitata Benedetta Arese Lucini, dirigente della società di trasporto automobilistico privato.

Il contesto era quello di un dibattito con il presidente di Atm Bruno Rota sul tema "La mobilità del domani": un argomento che però non si è potuto affrontare per l'intervento dei tassisti: la general manager di Uber Italia è stata contestata con applausi ironici e cori di "brava, brava".

Un tassista presente tra il pubblico è intervenuto rivolgendosi alla Arese Lucini: "Sono un elettore del Pd e un iscritto alla Cgil e trovo vergognoso che si faccia parlare la rappresentante di una app fuorilegge e non uno dei nostri lavoratori".

Uno dei punti più contestati dagli autisti, infatti, era il mancato invito di un rappresentante della categoria: una critica che però non ha trovato risposta nelle parole del segretario cittadino del Pd Pietro Bussolati.

"Nessuna censura da parte nostra, non ci sottraiamo al dibattito ma sulla questione specifica organizzeremo un altro incontro nelle prossime settimane - si è smarcato Bussolati - Ora siamo qui per parlare d'altro"

Ai tassisti però questa giustificazione non è bastata: e così la protesta è proseguita a tra fischi e grida di "venduti". Alla fine la Lucini è stata scortata dalla scorta fuori dalla struttura, dove attendevano schierati Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa.

Solo lo scorso maggio la general manager di Uber era stata contestata anche alla festa organizzata dalla rivista Wired: in quell'occasione non riuscì nemmeno a prendere la parola e il suo intervento venne accolto da un lancio di uova.

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