Cronaca locale

Piano City avvolge Milano: i recital fanno il pienone

Piano City avvolge Milano: i recital fanno il pienone

Dai salotti anni Duemila alla contaminazione delle arti scenico-sonore, per finire con la contemporaneità: uno dei problemi della Milano di una domenica musicale «qualunque» è l’imbarazzo della scelta. Ma c’è sempre l’evento che mette d’accordo tutti.
Stavolta è il tentacolare Piano City: per intenderci, la tre giorni di recital, a centinaia, che si conclude oggi (in case private, palazzi e spazi pubblici - anche su prenotazione - con la partecipazione di star, maestri, studenti e coraggiosi neofiti). I primi giorni, fanno sapere gli organizzatori, sono stati da sold out: grande partecipazione. E anche oggi gli appuntamenti sono fittissimi (info: www.pianocity); qualche dritta può aiutare. A parte i più diversi recital sparsi qua e là e le star Andrea Rebaudengo, Bruno Canino, Roberto Cacciapaglia e Paolo Alberighi - che verranno prese d’assalto (ma un tentativo si può sempre fare) - degni di nota sono alcuni appuntamenti con ampie scalette. Alla rotonda della Besana dalle 10 laboratori per i bimbi, e dalle 11 alle 21 si alterneranno pianisti di classica, contemporanea e jazz, tra i quali Dominc Pier Smith (ingegnere di Formula 1), Carlo Boccadoro, Francesco Grillo, Danilo Rea e Cesare Picco. Dalle 16 alle 19 la maratona dei giovani nelle sale delle «Gallerie d’Italia» di piazza Scala. Concerti anche al Museo del Novecento, all’Acquario civico e al museo Archelogico, in tutto 35 siti, stazioni comprese, che diventano palchi. Da tener presente l’offerta della Scuola civica di musica diretta da Andrea Melis. Gli incontri di Villa Simonetta iniziano dalle 11: si va da Chopin a Villa Llobos, passando per Franck e Debussy. Incontri di educational per bimbi e ragazzi nell’auditorium. Gran finale, alle 22, col «Mephisto Waltz» di Franz Liszt. Basta?
No, nessun problema: la domenica può «sfamare» anche altri palati musicali. A parte i grandi appuntamenti riferiti dai vari tam tam della città - giusto per ricordare: «Da Beethoven a Mahler: viaggio musicale nel secolo germanico» all’Auditorium Verdi ore 16 con la bacchetta Zhang Xian e alla Scala un Colin Davis insieme al violinista Nikolaj Znaider alla prese con Mozart, per i cacciatori di curiosità ecco nel cartellone della palazzina Liberty (ore 11) alcune chicche orchestrali: sotto la direzione di Aldo Sisillo, il flautista Massimo Mercelli si cimenterà nella sequela Elgar-Sollima-Holst-Britten. E sempre in mattinata, al Museo del Novecento una sorpresa sia per gli appassionati di colonne sonore sia per chi ama le trasposizioni. Alle 11, per il ciclo promosso pure da Dario Fo «Che aspettate a batterci le mani?» è il turno dell’Orchestra giovanile «Diego Valeri»: suonerà alcune colonne, tra le quali: «Nuovo Cimena Paradiso», «Over the Rainbow e «Aladdin». Alle 12,30: in scena «Senza Mamma», riduzione tratta dall’opera «Suor Angelica» di Giacomo Puccini.

Per non lasciare fuori nessuno: Trio Dmitrij (Michele Sampaolesi, Henry Domenico Durante e Francesco Alessandro De Felice) alla Società Umanitaria di via Daverio (ore 17).

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