Cronaca locale

Piano City a suon di Arnalds Poi il «Notturno» elettronico

Luca Pavanel

Tutto pronto per l'«ouverture». Stasera alle 21 comincerà ufficialmente «Piano City 2019» - ottava edizione - nei giardini della Gam a Villa Reale. L'apertura è affidata all'islandese Ólafur Arnalds. Una bella scelta da parte della direzione artistica, Ricciarda Belgiojoso & Co., che è caduta su un personaggio affascinante, non solo per il grande pubblico. Coi tasti e l'elettronica come tappeto (e un «algoritmo»), il musicista racconta con atmosfere dal sapore new age, gli scenari della sua terra fra ghiacci, geyser e foreste. Successo e suggestioni - tra luci e suoni crepuscolari - assicurati per una partenza preceduta da alcuni incontri, che fanno da gustoso aperitivo prima dell'inaugurazione. Qualche spunto.

Da Dolores Privitera alle 11 alla Bocconi (brani di Bach) - seguita nello stesso luogo alle 15 da Federico Medaglia Schonfeld (tra Mozart e Bartòk) - a Gabriele Baldocci (ma c'è anche Ettore Bove) che compie un viaggio nella musica dei Queen (ore 17.30 a Banca Intesa Sanpaolo di via Verdi 8). Per gli amanti dei nuovi repertori e brani originali da non mancare Remo Anzovino che nell'ambito di «Al tramonto» suona alla Terrazza al 38° piano di Palazzo Lombardia alle ore 20. Dopo l'inaugurazione alla Gam, è il turno di Gianluca Di Ienno e Claudio Filippini («Rusty») a mezzanotte e mezza ad Eataly, in piazza XXV Aprile 10.

Dalle 24 in poi spazio alla contemporanea: alla Palazzina Liberty Bill Laurance e poi Lambert, alle 3 del mattino, il pianista tedesco che cela la sua figura dietro una maschera sarda.

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