Cronaca locale

Il Piccolo prepara la festa dei 70 anni «Due stagioni in una» tra prime e mostre

Il direttore Escobar presenta il nuovo cartellone. Più fondi dalla Regione

Antonio Bozzo

Settant'anni benissimo portati, senza artifici e cure miracolose. Settant'anni sotto un'unica bandiera: quella del teatro ben fatto, con attenzione ai classici e agli autori contemporanei. Settant'anni da festeggiare nel nome dei fondatori che alzarono il sipario la prima volta, in via Rovello, il 14 maggio 1947: Giorgio Strehler, Paolo Grassi, Nina Vinchi. Il Piccolo Teatro di Milano, sistema collaudatissimo con tre teatri e la scuola che ha diplomato 277 attori, taglia con orgoglio il traguardo e guarda al futuro con spirito giovane. Il teatro che portò in Italia Bertolt Brecht fa parte di una realtà culturale in crescita. Secondo dati della Camera di Commercio, in Lombardia il volume d'affari delle attività teatrali vale 10 milioni di euro al mese (otto solo a Milano), trend in crescita del 16,4% nel capoluogo e del 18% nella regione. Milano come offerta è terza in Italia, dopo Roma e Napoli, ma tutti sappiamo che la nostra città è la vera capitale delle scene, e che il Piccolo è un punto di forza invidiato in tutta Europa. Per questo la Regione Lombardia lo premia portando lo stanziamento da 1,5 milioni a 1,6 milioni.Le attività per il Settantesimo, che escono anche dalle sale, cominciano in maggio con due spettacoli-manifesto del Piccolo: «Studio sui sei personaggi di Pirandello» nella lettura scenica di Luca Ronconi (3-21 maggio, in sala Melato) e «Arlecchino» (6-28 maggio) nella regia di Strehler, interpretato da Ferruccio Soleri, che lo porta in scena dal 1960. E dal 6 maggio, via Dante ospita l'esposizione fotografica su cinquanta postazioni: gigantografie di spettacoli e ritratti di attori e compagnie, diventati anche il libro edito da Corraini «La ricerca della bellezza», nato dalle incursioni in archivio del filosofo Giulio Giorello. L'apertura al mondo del teatro diretto da Sergio Escobar (con la consulenza artistica di Stefano Massini) verrà sottolineata con spettacoli di Tennessee Williams («Soudain l'été dernier», nuova regia di Stéphane Braunschweig, 11-14 maggio) e di William H.Sun con la Shanghai Theatre Academy («Matteo Ricci e Xu Guangqi», 23-25 maggio). I registi degli spettacoli saranno a Milano per incontrare il pubblico, consuetudine cui ormai gli spettatori sono felicemente abituati. Le iniziative per il Settantesimo, che tra altro prevedono spettacoli scespiriani, concerti (Ornella Vanoni, il 28 ottobre) e le musiche di Fiorenzo Carpi eseguite dagli allievi del Conservatorio (il 1º ottobre), sono un prestigioso guado verso la prossima stagione.

Una stagione, quella del 2018, con 17 titoli tra nuove produzioni e riprese; grande apertura alla drammaturgia contemporanea, con quattro nuove produzioni dirette da Federico Tiezzi, Roberto Latini, Carmelo Rifici, Mauro Avogadro.

Commenti