Cronaca locale

Pietà Rondanini? In Duomo per Expo

Ora è dimenticata. Perché non viene esposta nel luogo dove passano milioni di turisti?

Pietà Rondanini? In Duomo per Expo

Giannino della Frattina a pagina 4

Quanti milanesi sanno che la loro città - di solito incomprensibilmente esclusa dall'elenco di quelle definite «d'arte» - ospita una delle più belle e famose sculture di Michelangelo? Quanti, insomma, sanno cos'è la Pietà Rondanini e dove si trova? Una esigua minoranza, ne sono certo. Anche perché per vedere l'opera, di proprietà del Comune di Milano, bisogna proprio andarsela a cercare in una sala delle Civiche Raccolte al Castello Sforzesco. Per il futuro -ma quando? - è previsto uno spazio dedicato, sempre al Castello, nel cosiddetto Ospedale spagnolo. Una collocazione comunque poco accessibile, una visibilità inadeguata, un'ingiustizia per un capolavoro. Tutti sanno che la Gioconda è al Louvre e molti sanno che il Cenacolo leonardesco è nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie. Quanti sanno dov'è (e dove sarà) la Pietà Rondanini per andarsela a cercare? Probabilmente consapevole di questo torto, fatto prima di tutto a Michelangelo, qualcuno ogni tanto cerca di sistemare quel capolavoro da qualche altra parte, magari a termine. Insomma cerca di dargli una più adeguata evidenza. L'ultimo tentativo è dell'ex assessore alla cultura, Stefano Boeri.

«Qui serve un Piano Marshall per risanare i quartieri popolari». Un'ordinanza del Comune per andare «casa per casa, piano per piano e fare un censimento e vedere chi ha diritto e chi se ne deve andare». A chiederla la Lega con Matteo Salvini e Alessandro Morelli che ieri sono entrati nei caseggiati del quartiere san Siro dove gli abusivi e il racket delle occupazioni la fanno da padroni. E poi il requisito della residenza alzato oltre i 5 anni.

Carlo Maria Lomartire a pagina 3

É già passato un mese, ma la ferita è ancora aperta. La voragine apertasi a fine luglio in corso di Porta Romana, buca che ha portato Milano al disonore delle cronoche nazionali, è stata coperta con un mucchio di terra. il cantiere però è ancora lì e i lavori procedono a rilento.

Testimone e protagonista dell'ultima stagione d'oro del jazz all'ombra della Madonnina, Sandro Cerino, classe 1958, ha ancora tanta voglia di stupire. A suon di musica, anzi a suon di tango.

Domani alle 18 all'Auditorium proporrà uno spettacolo dedicato al tango.

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