Cronaca locale

Poliziotti a lezione per controllare lo stress

Quando va bene sono insulti, uova e palloncini pieni di vernice. Quando va male, sassi, bottiglie e bombe carta. Loro in formazione stretta, sotto la visiera dell'elmetto masticano imprecazioni in attesa del segnale di carica. E intanto accumulano stress, che potrebbe portarli poi al momento del contatto ad azioni incontrollate. Uno scenario già visto tante volte in città ma che tra il 29 aprile e il 1° maggio, potrebbe diventare la norma. Per questo il dirigente di polizia del 3° celere Benedetto Sanna, ha deciso di prendere il problema per le corna, facendo incontrare i suoi uomini con due esperti psicologi.

A fine mesi iniziano infatti tre giorni di passione per la città poiché il 1° maggio verrà inaugurato Expo e caleranno su Milano almeno 20mila antagonisti da tutta Europa, e non certo per passeggiare per le vie cittadine. E già che ci sono potrebbero prendersi un «aperitivo» il 29 aprile, quando il quarantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, massacrato a sprangate dal servizio d'ordine di Avanguardia Operaia, chiamerà alla ricorrenza decine di estremisti di destra. A dividere le due fazioni e poi evitare che nei giorni seguiti Milano sia in mano ai barbari, «loro» carabinieri e poliziotti, in un lavoro ingrato perché quando va bene nessuno ringrazia, quando va male vengono messi in croce.

E questo si traduce in stress, un male oscuro che ti divora dentro un po' alla volta, fino a esplodere in stati depressivi, alcolismo, abuso di fumo e stupefacenti. Come ha spiegato Elena Magrin, dell'Università Bicocca che ha posto le basi per l'intervento del collega Stefano Gheno, della Cattolica, che ha individuato una serie di vie d'uscita. «Quando andate allo stadio, non pensate agli ultrà che vi sfottono, ma a tutte quelle famiglie che grazie a voi possono assistere tranquillamente a una partita di calcio». Facendo così leva sulla «soddisfazione professionale». Pensando al potere in quel momento demandato «potete fermare chiunque, perquisirlo, controllarlo» da esercitare anche con la forza «da impiegare se non vengono eseguite le vostre disposizioni». Aumentando quindi la propria stima. «Pensando infine che siete dei professionisti e l'autocontrollo rientra nelle vostre competenze». Suggerimenti preziosi, non facili da applicare quando davanti hai gente che ti getta in faccia pietre, sassi e bombe carta.

E il loro odio.

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