Cronaca locale

Power volley alza il tiro «Pronti a conquistare il cuore dei milanesi»

Fusaro lancia la sfida: Giani in panchina, acquisti, sponsor. E da novembre il Palalido

Marco Lombardo

Stringendo la mano ad Andrea Giani, capisci che quest'anno il volley a Milano fa più che sul serio. Per una serie di motivi: innanzitutto perché se si mette in panchina uno che da giocatore ha vinto 3 mondiali, 3 europei, 2 argenti e 1 bronzo alle Olimpiadi, più una serie di trofei tra World League e altro che meriterebbero il deposito di Zio Paperone, non hai alternativa che puntare al massimo. E poi perché il presidente Lucio Fusaro, nella serata al Savini in Galleria organizzata (e voluta dal Ceo del ristorante Sebastian Luca Gatto) per lanciare la futura stagione, ha messo in chiaro che è partita l'operazione di conquista della città. E non è uno scherzo, anche se come dice lui «tutto è cominciato anni fa proprio da quello. È un'avventura nata quasi per scherzo».

E invece: dalla B alla serie A, alla Superlega insomma. E adesso il progetto per qualcosa di più, con l'annuncio davanti a tutti gli ospiti di un primo acquisto per la prossima stagione concluso giusto mezzora prima della cena: Klemen Cebulj, schiacciatore in arrivo dalla Lube Macerata. Ma non sarà solo questo, anzi. Perché il Power Volley Milano può già contare su una serie di aziende convinte da (e di) Lucio Fusaro, una serie di sponsor presenti l'altra sera al Savini che coprono tutto l'arco pubblicitario. Per dire: dall'energia di Axopower all'acqua di Pejo, fino alla bellezza femminile firmata Deborah. Questo per dimostrare che il volley - e il volley maschile a Milano - piace a tutti. Poi c'è la questione Palalido, perché appunto per sentirsi davvero una squadra della città serve un impianto. E forse, finalmente, ci siamo: «Non avrei dovuto parlarne in questa sede - ha detto sorridendo Anna De Censi, «advisor» dell'assessorato allo sport -, ma davanti a Fusaro è impossibile resistere: diciamo che a novembre dovremmo essere pronti». Lui, Fusaro, ha ovviamente approfittato dell'annuncio per esaltare il potere della pallavolo, sport che ha sempre grande successo soprattutto tra i giovani. E d'altronde con il suo passato di giocatore, di allenatore e poi di imprenditore che dal campo della cosmetica ha allargato gli orizzonti (e il successo economico) nei settori finanziari e della farmaceutica, ha tutto quello che serve per creare un format di successo: «Per me il volley è passione, intesa nel senso più puro del termine. In campo ce se ne dice di tutti i colori, ma fuori bisogna pensare sempre che stiamo parlando di sport. Questo è il credo della nostra società: vincere e divertirsi». Anche quando ci si trova in mezzo a tifosi ululanti, com'è successo qualche mese fa a Molfetta dove Milano vinse tra gli insulti del pubblico di casa. Fusaro affrontò uno di loro e il tutto finì con un abbraccio e davanti a un boccale di birra.

Ecco: questo vuol dire essere Power Volley Milano, questo è il progetto di Lucio Fusaro e questa sarà la pallavolo a Milano in una casa nuova di zecca finalmente (quasi) pronta. «Il prossimo campionato - afferma il presidente - sembra sarà il più equilibrato degli ultimi anni. E sarà un bene per tutto il movimento. Noi abbiamo ancora qualche casellina da riempire nella rosa, e speriamo che chi ci ha dato una mano fino ad oggi sia affiancato da qualcun'altro che abbia la pallavolo nel cuore. È un vero affare: promettiamo il massimo impegno, magari anche a vincere i derby con Monza, visto che lo scorso anno li abbiamo persi tutte e due...». Lo dice, ovviamente, col sorriso sulle labbra.

Ma stringendo poi la mano a Giani si capisce che il Power Volley non scherza più.

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