Cronaca locale

Premio Brera, se Van Basten diventa una scultura

Gli «Homini» dei fratelli Boga rendono omaggio al fuoriclasse ex Milan e a due miti del golf

Matteo Basile

Lo sport è passione ma anche tecnica, esecuzione. Spesso è un colpo che racchiude capacità, rapidità ed estro. È un gesto che compiuto da un campione diventa spettacolo assoluto, gioia per gli occhi. Genialità. Quasi arte. Non a caso nella storia, dall'antica Grecia in poi, sono stati tanti e prestigiosi gli artisti che hanno deciso di immortalare e rendere così eterno il gesto atletico di uno sportivo. Del resto un dribbling di Pelè o Maradona, la falcata di Usain Bolt, o un gancio di Muhammad Alì (solo per citarne alcuni), sono quanto di più vicino all'arte ci possa essere nel mondo dello sport.

E allora, sulla scia di questo connubio sempre fortissimo, anche i fratelli Boga, Felice, Fausto e Cesare, artisti, imprenditori e collezionisti di Tradate, hanno voluto omaggiare il mondo dello sport con le loro opere, le ultime presentate in occasione del «Premio Brera 2017», che lunedì ha celebrato a Milano le eccellenze dello sport nazionale. Tra i premiati personaggi che hanno fatto e stanno facendo la storia dello sport come il presidente del Milan Silvio Berlusconi, il proprietario del Sassuolo Giorgio Squinzi, l'allenatore del Leicester Claudio Ranieri, che ha vinto il campionato inglese, e la medaglia d'oro olimpica nel judo Fabio Basile. In questo contesto, ecco spiccare i tre «Homini» dei fratelli Boga che con le loro forme stilizzate omaggiano altrettanti grandi campioni: il fuoriclasse olandese ex Milan Marco Van Basten e due miti del golf come Jack Nicklaus e Tiger Woods. Le opere dei fratelli Boga, che lo scorso anno hanno esposto in varie location in tutta Italia e sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo, ora si rivolgono anche al mondo dello sport.

«Per il premio Brera gli organizzatori ci hanno chiesto di interpretare la nostra visione di sport spiegano i fratelli Boga - Siamo andati nei nostri ricordi e nelle nostre emozioni e abbiamo rappresentato gli eroi che ci hanno fatto sognare per le loro gesta atletiche, vere e proprie opere d'arte sportive.

Da questo vissuto e da questi nostri ricordi è nata l'ispirazione che si è trasformata in scultura, in forma e dinamica».

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