Cronaca locale

Primarie, abbraccio di Verdini a Sala. Sinistra nel caos

Il sindaco: «Se fossi in lui respingerei l'appoggio». Anche Sel attacca: «È vergognoso»

É quasi un abbraccio «mortale» per il compagno Beppe. Un giorno sì e l'altro pure della campagna per le primarie il manager Expo Giuseppe Sala deve garantire di essere uomo di sinistra, per chiudere la telenovela ha dichiarato persino di aver votato l'ex Pci. Ma il senatore di Ala Denis Verdini, l'ex berlusconiano diventato stampella del governo Renzi, due sere fa ha ammesso che a Milano voterebbe lui. Durissima la reazione del sindaco Giuliano Pisapia, che a giorni dovrebbe scendere in campo per la sua vice Francesca Balzani: «Un endorsement di Verdini io lo respingere. Non voglio dare un giudizio sulla persona ma politico: chiaramente ha idee diverse dalle nostre, non c'entra con il centrosinistra, quindi io lo respingerei al mittente». E non sembra dare peso ai sondaggi che danno avanti mr Expo: «Mancano ancora due settimane, c'è ancora molto da lavorare da parte di tutti». E Pisapia ieri ha disertato la kermesse pro Sala organizzata dal movimento arancione di Franco D'Alfonso, suo ex fedelissimo. Quasi scontata la reazione di Sel, che proprio ieri si è riunita in assemblea e ha votato l'adesione alle primarie (una trentina di sì, 8 voti contrari e 3 astenuti). Formalmente il partito non si schiererà ma i vendoliani si divideranno tra Balzani e l'assessore Pierfrancesco Majorino. «Verdini voterebbe Sala? Personalmente mi vergognerei a sostenere uno che va benissimo a Verdini» provoca il consigliere Luca Gibillini. «Siccome Verdini voterebbe Sala - si unisce il capogruppo Mirko Mazzali - farò di tutto per far si che perda». Sala ribatte nervoso: «Non posso rendere conto delle dichiarazioni degli altri. La mia proposta di governo è chiara e fa riferimento alla coalizione di centrosinistra. Basta strumentalizzazioni». Sono «solo provocazioni di Verdini» affera anche l segretario Pd Pietro Bussolati.

Ma anche la Balzani ieri non gli ha risparmiato frecciate, sia sul sondaggio Ipsos che lo vedrebbe avanti con il 49%, ma che si basa su un campione di 319 possibili elettori alle primarie («è tra pochi intimi»), sia sulle polemiche per la casa del manager a Zoagli ristrutturata dall'architetto De Lucchi che ha lavorato anche per Expo («un uomo pubblico non deve mai trovarsi in imbarazzo, perchè il suo diventa l'imbarazzo della collettività che rappresenta, in Comune non è mai accaduta una situazione del genere»).ChiCa

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