Cronaca locale

Primarie ad Arese: perde il Pd, vince una ragazza che non vuole usare l'auto

Michela Palestra ha sbaragliato i democratici, divisi fra più candidati. Sarà lei a correre per il centrosinistra alle Comunali di maggio nella città dell'Alfa

Ha vinto l'outsider, ha perso il Pd. Michela Palestra si è aggiudicata le primarie del centrosinistra ad Arese. Un Comune piccolo, circa 20mila abitanti, ma significativo e da sempre legato all'Alfa e alle sue vicende. Prima l'auto ne ha segnato l'età dell'oro, poi la chiusura degli stabilimenti ne ha segnato una crisi che ancora oggi morde, ancor peggio che nel resto dell'hinterland.
Oggi tutto ruota intorno a quelle aree ex industriali, seconde per estensione solo alle ex Falck di Sesto San Giovanni. E da qui a pochi mesi Arese tornerà al voto per la terza volta in quattro anni, dopo una serie di crisi e dimissioni. Sarà un commissario prefettizio che condurrà il Comune alle nuove comunali, nel turno amministrativo di fine maggio, quello che in Lombardia porterà al voto due città capoluogo come Brescia e Sondrio.

E dunque, il candidato sindaco del centrosinistra sarà una donna, una giovanissima esponente del «Forum per la città». Ha ottenuto 459 preferenze su 1.242 voti validi (praticamente gfli stessi delle primarie del centrosinistra a ottobre). Dopo l'esponente del «Forum» si è piazzato Enrico Ioli, secondo, con 346 voti, quindi Giuseppe Augurusa con 267 voti, Paola Pandolfi con 104 e Roberta Tellini con 66 voti. La percentuale che la Palestra ha ottenuto, il 36 per cento dei voti, le ha permesso di conquistare la nomination senza neanche dover aspettare il secondo turno. Il Pd, come al solito, si è diviso al suo interno fra più candidati. E come da copione ha perso, stavolta contro l'outsider civica. Gli avversari hanno fatto buon viso a cattivo gioco e hanno promesso massimo sostegno.

Quarantenne, tre volte mamma, la Palestra è da molti anni impegnata nel sociale. E nella sua biografia, come esperienza cita la sua elezione come rappresentante di classe in diverse scuole, i quattro anni da membro del Consiglio di circolo e i tre anni da presidente del Comitato genitori Arese. «Dal 2010, assieme ad altri genitori - dice - sono promotrice e accompagnatrice del Pedibus». «Accompagno i miei figli a scuola a piedi o in bicicletta e - dice di sé - se posso, non uso la macchina perché credo che il comportamento di ognuno di noi - a maggior ragione di chi è chiamato a ricoprire incarichi pubblici - si debba giudicare in base alla coerenza fra quello che dice e come si comporta». Insomma, nella patria dell'Alfa vince una paladina del «no auto».

Segno dei tempi.

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