Cronaca locale

Primarie aperte L'«effetto Pisapia» che agita mr Expo

A giorni l'investitura della Balzani Sala e i renziani preoccupati per lo spostamento di voti sulla vice

Chiara CampoLo chiamano «effetto Pisapia». Agita il manager Expo Giuseppe Sala, fa sperare i supporter della vicesindaco Francesca Balzani reduce da una performance non proprio brllante al primo confronto tra i quattro candidati del centrosinistra due sere fa al teatro Dal Verme (si dice che abbia «ribaltato» lo staff dopo lo show in stile X-Factor). Nei corridoi di Palazzo Marino la domanda che si rincorre in questi giorni non è il se, ma quando il sindaco dichiarerà ufficialmente il voto per la vice alle primarie del 6 e 7 febbraio. Poche parole che potranno spostare da Sala alla Balzani un pacchetto sostanzioso di voti, i più ottimisti parlano di un 7-8 per cento di elettori che seguirebbero l'indicazione del sindaco uscente. In questi giorni circolano i sondaggi più disparati. Quello che a sinistra (almeno fino a ieri) veniva citato come il più accreditato è stato pubblicato dal sito Gli Stati Generali. Vedrebbe in testa il commissario con il 50% dei voti, l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino terzo con un 10-15% - nonostante sia stato la rivelazione del primo faccia faccia in pubblico -, la Balzani tra mr Expo e il collega di giunta con un 30-35%. Un risultato simbolico viene assegnato all'outsider Antonio Iannetta, presidente Uisp (Unione sport di base). Il mix tra l'endorement di Pisapia e l'affluenza più o meno alta ai seggi delle primarie potrebbe trasformare lo spoglio delle schede in una sfida al cardiopalma (una partecipazione scarsa sfavorirebbe il manager). Sono tramontate le possibilità di un ticket tra Majorino e la Balzani, anche se i super ottimisti - soprattutto dalle parti di Sel - sperano ancora in un ravvedimento in extremis dell'assessore, magari di fronte a sondaggi che lo vedessero sotto voto nettamente dietro agli avversari. «La partita è apertissima. Sono contento del confronto e vado avanti più determinato» ha chiuso ieri Majorino. E proprio Sel domani si riunisce in assemblea per decidere (finalmente) se stare dentro o fuori le primarie. A Milano non dovrebbero esserci scossoni rispetto alle primarie 2011. Salvo sorprese, domani Sel voterà una mozione che conferma la partecipazione al match, senza uno schieramento ufficiale del partito a favore di un candidato, sulla falsariga del Pd (con i renziani che tifano Sala e i dem divisi tra Balzani e Majorino). Ma subito scatterà una lista 50 (e passa) firme di esponenti vendoliani a favore del vicesindaco, scontate quelle dei consiglieri comunali Mirko Mazzali, Luca Gibillini e Patrizia Quartieri. Dopo il dal Verme intanto i candidati si preparano a nuovi confronti: dopo Radio Popolare siè fatta avanti anche La7, gli staff valutano le offerte.Ieri la Balzani ha ritrovato mordente contro mr Expo. «Piuttosto che vendere quote Sea per ristrutturare le case popolari - ha detto tornando su un tema del confronto - consiglio a Sala di usare una parte dei 400 milioni che ha trovato per riaprire i Navigli». Cedere le partecipate «significa rinunciare a 60 milioni di dividendi ordinari all'anno, due volte quello che spendiamo per la cultura». E ha lanciato un sondaggio on line per scegliere misure concrete per la tutela per le donne da inserire nel programma.

Tra le proposte: tariffa fissa da 10 euro in taxi per chi rientra sola a casa di notte e una app collegata alle forze di polizia che «accompagni a casa» chi si sente in pericolo o attraversa un luogo insicuro.

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