Cronaca locale

Profughi alla Montello: i residenti organizzano flash mob per dire no

Sabato 17 il girotondo intorno alla caserma Il centro sarà gestito da Arca: è già polemica

(...) polizia, ufficio immigrazione e anche residenze per gli agenti. Il quartiere non si fida dei tempi e soprattutto oltre al rischio bivacchi teme il calo di sicurezza dopo il trasloco dell'esercito alla Santa Barbara che avvierà entro il 30 ottobre. Quindi: manifestazione di protesta in piazza già programmata e avanti con la raccolta firme per dire «Giù le mani dalla Montello», anche se lo striscione e il gazebo in piazza sono stati prima danneggiati due giorni fa, e ieri lo striscione lungo sei metri è stato tagliato e portato via alla presenza di alcuni esponenti del comitato. Hanno presentato denuncia e non intendono farsi intimidire.

A gestire il centro di accoglienza sarà la Fondazione Progetto Arca, protagonista ieri di uno scambio di battute con la consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone. «Durante una trasmissione tv - ha riferito - sono stata pesantemente attaccata per avere dett che c'è chi lucra sull'accoglienza. Badate bene 'lucrà, non commette illeciti. Due cose ben distinte, che mi spingono a sollevare eccezioni d'ordine morale, non legale». Si parlava «di Progetto Arca, fra le poche entità assistenzialistiche cui il Comune assegna fondi per gestire la permanenza di profughi. Nel bilancio 2010 dichiarava terreni e immobili per un valore di 900.804 euro, nel 2015 è salito a 2.475.869 euro. Non so se a favorire questa escalation sia stato l'apprezzamento della giunta Pisapia per i servizi offerti o l'esplodere dell'emergenza profughi. Ho chiesto di isionare tutte le fatture saldate ad Arca negli ultimi 6 mesi, per accertare che il denaro erogato sia stato interamente usato per la gestione dei migranti». Il presidente della onlus, Alberto Sinigallia, invita la Sardone «a visitare la sede e visionare i bilanci certificati. Ogni giorno svolgiamo una missione di assistenza e accoglienza delle fasce più deboli e l'immobile che ha aumentato il dato patrimoniale è la sede attuale della fondazione: è stata acquistata e ristrutturata grazie ad un mutuo decennale, non avevamo tesoretti ma abbiamo lasciato la sede in affitto per evitare uno spreco di risorse». Ribatte la Sardone: «Apprezzo lo sforzo di Arca ricordando che è pagata profumatamente tramite le sovvenzioni statali e locali. Tengo a ribadire però che le mie perplessità investono più le istituzioni che finanziano i progetti emergenziali forse con troppa leggerezza, piuttosto di chi li mette in pratica». Già durante la giunta Pisapia l'ex consigliere Fdi Riccardo De Corato aveva sollevato dubbi sull'assegnazione diretta di contributi per un totale di 61 milioni tra 2011 e 2015 sempre ai soliti 5 enti. Oltre 18,5 milioni a Progetto Arca.

Chiara Campo

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