Cronaca locale

Pronti gli ultimi padiglioni: è ora la vera partenza di Expo

Completati gli stand di Confindustria e Lombardia A un mese dall'inaugurazione apre anche lo store Ovs

Eureka, tutti i lavori di Expo sono finiti. Un mese dopo l'apertura. Tra oggi e domani apriranno anche gli ultimi due padiglioni del Cardo, l'area più trascurata e lasciata incompleta al momento dell'inaugurazione dell'Esposizione.

Stamattina tocca a Confindustria, con il suo padiglione di mille metri quadrati distribuiti su due piani, e domani sarà la volta della Regione Lombardia che, in occasione del Lombardia day, presenterà la sua nuova sede, rifatta daccapo. Ieri ha anche aperto, con parecchio ritardo, lo store di Ovs e Excelsior dove è possibile trovare il merchandising Expo, dalle magliette ai segnalibro, dai puzzle per i bambini alle borse. Non è ancora arrivata la linea firmata Fiorucci e ispirata al Cantico delle Creature e ci sono ancora problemi negli allarmi anti furto e con la rete bancomat, ma le serrande sono aperte. Nelle scorse settimane, per mettere una pezza allo slittamento dell'inaugurazione, era stata parcheggiata all'ingresso un'Ape Piaggio per vendere le t-shirt ufficiali dell'Esposizione. Ma ci si è resi subito conto che l'idea non era granché e si è preferito smontare la piccola bancarella e aspettare che venissero completati i lavori del cantiere del negozio.

Ci siamo, Expo arriva alla fine di maggio potendo finalmente dire di funzionare al 100%. Confindustria, che fino a qualche settimana fa aveva locali vuoti e spogli, ha recuperato i ritardi di Expo e si è data da fare per creare un'area vivace e attrattiva: oggi presenterà la mostra Fab food, un percorso di dieci sale per spiegare come funziona la produzione e la distribuzione sostenibile del cibo a livello industriale. Ci saranno juke box dei desideri, tunnel delle voci, giostre con i quiz, giochi interattivi: un linguaggio ben lontano dai toni istituzionale di Confindustria ma adatto a comunicare con il pubblico di Expo, fatto da giovani e famiglie.

Pronta ad essere scoperta anche la sede della Regione. Fino a qualche giorno fa assomigliava a una vecchia centrale della polizia di provincia e passava del tutto inosservata al pubblico di Expo, in cerca di attrazioni e effetti speciali. Lo staff del presidente Roberto Maroni aveva cercato di rimediare in tutti i modi ai ritardi della società Expo: si aspettava la consegna dei locali «chiavi in mano» il primo maggio, ma i lavori erano stati fatti per metà. Aveva cercato di rimediare in qualche modo, tentando di completare i cantieri nelle due settimane successive. Alla fine si era reso conto che era meglio ripartire daccapo e ripensare a tutto il padiglione. Ora, nella giornata dei popoli della Lombardia, finalmente si può presentare a Expo il padiglione post restyling e ci saranno ancora cinque mesi pieni per farlo conoscere al mondo. C'è da dire che nelle scorse settimane la Regione ha perso un'occasione d'oro per far conoscere alle scolaresche la storia lombarda e mostrare in digitale la corona ferrea e Teodolinda.

Ma si spera intercetti almeno il pubblico dei turisti, annunciato per giugno dal commissario Giuseppe Sala.

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