Cronaca locale

"Questo è il canto del cigno. Ci prepariamo a governare"

Gallera, De Corato e Iezzi: "Saranno ricordati solo per l'enormità di tasse"

Non aspettava altro l'opposizione. Il bilancio politico di metà mandato, che ieri Giuliano Pisapia ha snocciolato a Radio Popolare, è diventata un'occasione irripetibile per fare il controcanto. Anche perché è stato il sindaco ad ammetterlo: «La città è profondamente migliorata ed è riconosciuto dappertutto tranne che a Milano». E non è solo la conferma che nessuno è profeta in patria ma la presa d'atto di un clima che è già volto al negativo.

«Pisapia - dice il coordinatore di Forza Italia Giulio Gallera - ha promesso tutto e il contrario di tutto. Oggi vive la frustrazione delle promesse mancate». «Intanto - aggiunge - favoleggia di una città “molto migliorata”. Poi, con involontario umorismo, aggiunge che il miglioramento si vede solo da fuori. Forza Italia considera questa intervista il vero testamento politico di un sindaco al crepuscolo, costretto a implorare i suoi assessori di sfornare qualche “progetto di fine mandato”. «Ora - l'appello di Gallera - il vero progetto è il nostro: ci prepariamo a governare Milano. Lanciamo un progetto politico grande e vero». «Pisapia, ottimo avvocato e giurista - conclude - torni a fare quello che sa fare. Governare è un'altra cosa».

«Ci ho messo un po' a riprendermi dopo avere letto le dichiarazioni di Pisapia - ha aggiunto Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia - sul bilancio ha parlato del grande spavento provato per la possibilità di non farcela e del miracolo che hanno compiuto. Ma l'unico miracolo a Milano è quello delle scope che volano nel magnifico film di De Sica». La sinistra - per l'ex vicesindaco - è riuscita solo «a propinare a Milano la più grande catastrofe finanziaria di sempre: oltre un miliardo di tasse e adesso non sanno dove trovare i 44milioni per rimediare alla folle idea di alzare al massimo le aliquote Imu pensando che il Governo li avrebbe risarciti».

«Questi primi due anni e mezzo di giunta arancione totalmente da buttare - ha detto il segretario leghista Igor Iezzi - verranno ricordati solo per l'enormità di tasse e tariffe messe sui cittadini».

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