Cronaca locale

Ragazzi nei campus e genitori al lavoro più liberi e tranquilli

È una tendenza che va consolidandosi e che risolve il «problema estate» di tante famiglie

Viviana Persiani

Il termine campus, fino a qualche anno fa, faceva immediatamente pensare alle Università, alle strutture e alle aree connesse alle varie facoltà. Ma se chiedete a un genitore italiano, soprattutto lavoratore, che cosa significhi campus, vi risponderà con un sorriso grande. Conla fine dell'anno scolastico, infatti, ritorna il problema: dove collocare i figli? Non tutti hanno nonni disponibili e con il suono finale della campanella, le famiglie vaanno in crisi, cercando aiuti improbabili tra vicini, parenti e il sempre gettonato oratorio locale che, però, per più di qualche settimana non riesce ad accogliere i vari ragazzi. Per fortuna, da un po' di tempo si sono affermati i campus estivi, veri toccasana per grandi e piccini.

Ormai, già verso febbraio-marzo, i vari enti mettono giù programmi ad hoc per ospitare i ragazzi «orfani estivi» di genitori che lavorano. Con proposte talmente varie, allettanti, divertenti, curiose, educative che, volendo, potrebbero far passare, a chi si iscrive, vacanze meravigliose, pur restando in città. Ogni anno, puntualmente, il Giornale offre, ai propri lettori, un Focus, come quello che state leggendo, raccontando le attività di alcuni di questi campus.

Come potrete notare nei vari articoli, ogni ragazzo troverà realmente una proposta adatta ai propri gusti e interessi, con la garanzia di qualità educativa, a prezzi assolutamente corretti.

Vi racconteremo, ad esempio, di quello che accade nel Club Ippico Monzese Asd, dove i ragazzi potranno trascorrere delle bellissime settimane in sella a un cavallo, tra lezioni di equitazione e volteggio, giochi, tornei, sfide e saggio finale. Vi presenteremo i campus estivi Grock e Litta, che si concretizzano nella possibilità, attraverso la magia del teatro, di trasformare i vari partecipanti, ora dopo ora, in regine, briganti o in qualsiasi altro personaggio nato dalla loro immaginazione; un bel modo per imparare a divertirsi senza l'uso, ormai invasivo, degli smartphone. Esiste poi quel desiderio di mandare i figli all'estero che, purtroppo, si scontra con la realtà di costi proibitivi.

Ed ecco, altro esempio, Viva, un camp italiano che, però, ha tutte le caratteristiche di un «English College Camp», a pochi passi dal Lago di Como, in totale sicurezza e a costi contenuti.

Infine, vi porteremo al Quanta Club che durante l'estate, tra le tante proposte, i ragazzi potranno dedicarsi anche a diverse discipline sportive: dal nuoto al tennis, dalla subacquea al calcio (Arsenal) e sincro.

Insomma, cari genitori, non fasciatevi la testa.

L'estate aspetta i vostri ragazzi e voi potrete lavorate tranquilli.

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