Cronaca locale

Ramadan celebrato nelle parrocchie E sabato tocca a San Michele a Pavia

Dopo Milano, festa islamica nella piazza dell'antica basilica

Ramadan celebrato nelle parrocchie E sabato tocca a San Michele a Pavia

Ecumenismo per qualcuno, sottomissione per altri: è il Ramadan celebrato nelle chiese. E dopo Milano, Pavia: sabato è Sant'Egidio che invita alla cerimonia di Eid El Fitr nella piazzetta di San Michele Maggiore, la chiesa più amata della città. Dove ha la sede.

La storia dei Ramadan e in parrocchia parte da lontano. A Milano la moschea di via Padova e la parrocchia di San Giovanni Crisostomo hanno sempre coltivato rapporti di buon vicinato, tanto che già dieci anni fa si parlava di una festa di fine Ramadan ospitata, ad agosto, nel campetto dell'oratorio in via Cambini. Era il 2009, un anno che si era aperto in un clima molto diverso. Non era certo orientata all'ecumenismo l'invasione che il 3 gennaio portò migliaia di musulmani a pregare al tramonto sul sagrato di piazza Duomo, fra l'altro sotto la guida di un imam, Abu Imad, che un anno prima era stato condannato (in primo grado) per associazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo. Episodio increscioso, che fu superato con un'opera di ricucitura cui parteciparono i responsabili delle moschee cittadine, dalla stessa via Padova a viale Jenner.

Da allora, i rapporti fra la Curia ambrosiana e i principali centri islamici sono stati improntati al dialogo, secondo l'impostazione cara all'arcivescovo Dionigi Tettamanzi, che già nel 2008 aveva chiesto moschee in ogni quartiere, attirandosi le critiche della Lega. Questo paradigma del «dialogo» è andato avanti senza eccezioni, tanto che lo scorso anno, in occasione della visita a Milano, Papa Francesco è stato accolto in Duomo dai rappresentanti delle altre religioni, fra i quali è stato invitato anche Mahmoud Asfa, direttore della moschea di Padova e fondatore del Forum delle religioni.

E non sono mai mancate, in questi anni, le lettere augurali della Curia per il mese sacro di digiuno e preghiera. L'ultima poche settimane fa, firmata dal vicario don Giampiero Alberti. «Da una ventina d'anni - si leggeva nel portale della Curia - durante il Ramadan, anche nel nostro territorio si intensificano gli incontri. È ormai una consuetudine consegnare ai musulmani gli auguri tradizionali». E un incontro di rottura del digiuno» è stato celebrato il 2 giugno nella parrocchia dell'Incoronata, con una riflessione interreligiosa sul digiuno nelle religioni. E la Comunità di Sant'Egidio, nella chiesa di via Lanzone ha incontrato diverse comunità islamiche «per pregare gli uni accanto agli altri e mangiare insieme, festeggiando l'iftar».

Intanto polemiche e discussioni con interventi di consiglieri comunali e di zona sono scoppiate alla Comasina per la rottura del digiuno nell'oratorio di San Bernardo.

Sabato a Pavia, è Sant'Egidio che invita alla festa di fine Ramadan, nella piazzetta interna di San Michele, basilica romanica del XII secolo nota per aver ospitato le incoronazioni dei re d'Italia, fra i quali Federico Barbarossa nel 1155.

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