Cronaca locale

Rapita e stuprata dall'ex convivente

Ha lasciato il padre dei sui bambini perché non lo amava più, ha cercato di andare avanti con la sua routine ed il suo lavoro per poter essere una buona madre single, fin quando venerdì mattina lui non l'ha sequestrata e stuprata per ore, minacciandola di morte.
La vicenda si è consumata nel comune di Bernareggio dove, esattamente una settimana fa ed a poche centinaia di metri di distanza, Antonia Stanghellini veniva uccisa dal suo ex compagno di vita Mustapha, 44 enne originario del Marocco, attualmente in carcere dopo essersi costituito ai carabinieri confessando l'accoltellamento di una donna che non voleva più stare con lui. Sono trascorsi solo sette giorni e, nella stessa cittadina, un'altra donna è rimasta vittima della brutale violenza dell'ex compagno, anche lui marocchino. Maya (nome di fantasia), 40 enne infermiera di origine sud americana, venerdì mattina alle 7 stava uscendo per andare a lavorare, quando è stata aggredita. Mentre saliva a bordo della sua auto, nel box del suo condominio, si è trovata davanti Mohammed Chergui,51enne operaio disoccupato con precedenti per furto che, sotto la minaccia di un coltello, l'ha costretta a montare in auto e guidare verso una zona rurale poco distante, appartata rispetto alla strada principale. Una volta sicuro di essere lontano da occhi indiscreti, Mohammed ha costretto Maya ad un rapporto sessuale, continuando a ripeterle di obbedire ad ogni suo ordine, per evitare di venire uccisa. Stremata e spaventata, la donna è stata poi obbligata a rimettersi alla guida e recarsi con il suo ex a Cornate D'Adda, dove Chergui si è trasferito dopo la rottura con la vittima, avvenuta qualche mese fa. Arrivati nell'appartamento dell'uomo, Maya ha subito un secondo stupro, sempre sotto la minaccia dello stesso coltello da cucina, mentre il suo aguzzino continuava a ripeterle che non avrebbe dovuto lasciarla e che era sua intenzione ucciderla. La vittima, terrorizzata e in balia della brutalità del suo ex compagno, ha poi raccontato di averlo convinto a non ucciderla supplicandolo di non condannare il loro figlio più piccolo a crescere senza la mamma. Verso le due del pomeriggio, prostrata e sotto shock, Maya è stata liberata dal suo aguzzino. La quarantenne, fatto rientro a casa sua, ha telefonato immediatamente al 112, per chiedere aiuto e denunciare la violenza. Quindici carabinieri, tra Bernareggio e Vimercate, si sono messi immediatamente alla ricerca dello stupratore. Pochi minuti dopo essere arrivati a Bernareggio, i militari hanno rintracciato Mohammed mentre, a piedi, era tornato nuovamente nei paraggi dell'abitazione della sua ex e, a poche centinaia di metri di distanza, in un cassonetto, i carabinieri hanno rinvenuto anche il coltello usato per tenere sotto scacco la vittima. Arrestato con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e minaccia aggravata, Chergui è stato portato al carcere di Monza.

Maya è stata accompagnata presso la Mangiagalli di Milano, dove a medici e a carabinieri ha raccontato il suo dramma.

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