Cronaca locale

Recupero seminterrati: una legge dà il via libera

Per Assoedilizia potranno essere recuperati oltre 40mila locali. E senza consumare suolo

Recupero seminterrati: una legge dà il via libera

Dopo la legge dei sottotetti, arriva la norma per il recupero dei seminterrati. Con 37 voti favorevoli e 32 contrari è stata approvata ieri mattina dal consiglio regionale lombardo la legge (relatore Fabio Altitonante, consigliere Pdl) per il recupero dei vani e dei locali seminterrati esistenti, per uso residenziale, terziario o commerciale. In pratica nei seminterrati si potranno realizzare appartamenti, uffici e attività commerciali. Diversi i vantaggi di una norma che consente di mettere a reddito spazi fino a ora inutilizzati: nuovo impulso al settore dell'edilizia, possibilità per le famiglie di mettere a reddito spazi, senza consumare suolo. Secondo una prima stima di Assoedilizia, infatti, si potranno realizzare 40mila interventi per un controvalore di 500 milioni nel triennio. «Si tratta di una legge di grande saggezza amministrativa che rende utilmente funzionali strutture edilizie già regolarmente esistenti, ma sottoutilizzate. In questo modo la legge ovvia ad un nonsenso» osserva il presidente Achille Colombo Clerici.

Per quanto riguarda areazione e illuminazione dovranno essere garantiti anche con impianti tecnologici. I locali, comunque, non potranno avere altezza inferiore a 2,40 metri. Nel caso di incremento del carico urbanistico, è previsto l'obbligo di reperire nuovi spazi per parcheggi e servizi. Sono esenti dal versamento degli oneri di urbanizzazione vani e locali seminterrati con una superficie lorda di pavimento non superiore ai 200 metri quadrati se destinati a uso residenziale e non superiore ai 100 metri quadrati se destinati ad altri usi, collegati a unità immobiliari.

La legge dovrebbe entrare in vigore al massimo a luglio, dopo che i Comuni, che hanno 120 giorni di tempo, avranno indicato ed escluso dall'ambito di applicazione parti del territorio per esigenze legate alla necessità di tutela paesaggistica o igienico sanitaria, rischio idrogeologico e difesa del suolo.

Gli interventi potranno essere realizzati solo in edifici esistenti o in costruzione per cui sia stato già conseguito il titolo abilitativo edilizio. Le norme possono essere applicate agli immobili realizzati successivamente all'entrata in vigore della legge, solo se saranno decorsi almeno 5 anni dalla loro costruzione.

Secondo Roberto Bruni (Patto Civico) il provvedimento è a rischio impugnazione in quanto confligge con il testo unico dell'edilizia. Nel provvedimento, infatti, si ammette il recupero degli scantinati in deroga ai limiti e alle prescrizioni dei Pgt e dei regolamenti edilizi, mentre il testo nazionale consente deroghe solo sul permesso di costruire. Contrari i Cinque Stelle: «nei seminterrati ci finirà a vivere la povera gente e gli immigrati. In un momento in cui il Paese chiede sicurezza, prevenzione e tutela della salute, la maggioranza che governa la Lombardia pensa solo a far fare cassa».

Per l'assessore all'Urbanistica Viviana Beccalossi «si compie un passo avanti per migliorare la qualità degli insediamenti, perché per poter utilizzare questi spazi sono obbligatori interventi e investimenti importanti e qualitativamente alti».

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