Cronaca locale

Dalla Regione 100 milioni per far rivivere il Lorenteggio

Grazie anche all'impiego di fondi Ue il quartiere verrà riqualificato. A partire dalle case di edilizia popolare

Cristina Bassi

Una enclave da 134mila metri quadrati e 2.667 alloggi isolata dal resto della metropoli. Dove disagio e sociale e degrado edilizio-abitativo sono due facce della stessa medaglia. È il quartiere Lorenteggio. Qui la Regione interverrà a partire da settembre con i cantieri per la riqualificazione dell'intera zona chiusa tra via Giambellino e via Lorenteggio. L'investimento, annunciato dal vicepresidente lombardo e assessore alla Casa Fabrizio Sala alla trasmissione Iceberg di Telelombardia, è di oltre 100 milioni di euro con l'impiego anche di fondi europei. Ecco le anticipazioni del progetto (il dossier è datato 14 luglio).

L'obiettivo del Pirellone è quello di riqualificare i quartieri di edilizia residenziale pubblica, a partire appunto dal Lorenteggio. Attraverso interventi nelle case popolari, lavori per l'ecosostenibilità dei palazzi di uso pubblico, illuminazione, promozione di imprese sociali. Oltre allo stanziamento di risorse per l'accompagnamento sociale di persone che ne hanno bisogno e al sostegno economico di famiglie svantaggiate con microcredito o aiuti rimborsabili con ore lavoro da dedicare al quartiere. Il masterplan prevede l'impiego di fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) per 279 alloggi, cui si aggiungono 15 edifici interessati da bonifica dall'amianto (circa 500 alloggi) e il recupero di 240 alloggi oggi sfitti. Le famiglie coinvolte saranno circa mille, di cui circa 490 con appartamenti completamente nuovi.

I cardini del progetto: una nuova «piazza lineare» su via Segneri intorno alla fermata della M4, con servizi ripensati e nuove destinazioni degli edifici; il miglioramento anche in termini di arredo urbano dell'affaccio dei palazzi Aler di via Giambellino, regolando la sosta e mettendo in sicurezza il percorso del tram 14; in via Odazio e nell'area verde riprogettazione della biblioteca, sistemazione del mercato comunale e della «casetta verde», più illuminazione. Si comincia dall'emergenza principale, cioè dal recupero degli immobili più degradati. Come le tre palazzine del civico 181 di via Lorenteggio, che verranno demolite e ricostruite. Il cantiere è già stato aperto.

L'intervento è reso possibile dalla collaborazione tra Regione, Comune e Aler. «Lo scopo - spiega Fabrizio Sala - è ridare dignità e bellezza a un quartiere fortemente segnato dal degrado edilizio. Per la prima volta vengono impiegate risorse dell'Ue (quelle per lo sviluppo regionale e quelle del Fondo sociale europeo, ndr) per recuperare un quartiere milanese problematico.

Si tratta di una zona da far rinascere e lo faremo sia attraverso questo intervento sia attraverso il nuovo regolamento della assegnazione degli alloggi che prevede il cosiddetto mix sociale che consentirà di evitare la ghettizzazione dei quartieri popolari».

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