Cronaca locale

Regole e psicologi per combattere il fenomeno

Regole e psicologi per combattere il fenomeno

Il settore del gioco non smette di crescere, ma le istituzioni non mollano: sia Regione Lombardia che Comune di Milano hanno messo in campo leggi e regolamenti per limitare un fenomeno che in questi anni di crisi colpisce spesso i più deboli mandandoli in rovina. Non a caso alcuni titolari di bar milanesi hanno aderito alla campagna contro il gioco e sono diventati «Bar senza slot» e in primaverahanno ricevuto dei riconoscimenti da associazioni e istituzioni.

«La nostra risposta al continuo aumento delle macchinette mangia soldi in Lombardia continua a essere la stessa: chiediamo regole ferree per impedire l'accesso al gioco ai minorenni e vogliamo che gli psicologi delle Asl abbiano accesso nelle sale per supportare in modo professionale le tante persone che ogni giorno rovinano se stesse e le proprie famiglie - ha detto l'assessore al Territorio, Viviana Beccalossi, commentando i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano - il fatto che la crescita in Lombardia sia molto inferiore alla media nazionale e che a Milano il dato sia notevolmente più basso rispetto a grandi realtà come Roma e Napoli è certamente un primo segnale dell'efficacia della nostra legge che fissando una distanza di sicurezza di 500 metri dai luoghi sensibili impedisce e impedirà nuove apertu re. Questo però non ci deve assolutamente fare abbassare la guardia».

Anche il Comune di Milano ha di recente annunciato che grazie all'articolo 13 del nuovo regolamento edilizio sarà vita dura per chi vuole aprire una sala slot: il 99 per cento della città infatti sarà off limits. Per visionare le zone in cui è stato previsto il divieto, è possibile guardare sul sito del Comune dove è stata pubblicata l'apposita mappa.

Comunque il risultato è stato raggiunto muovendosi in due direzioni: da una parte sono stati aggiunti altri luoghi alla lista di quelli sensibili vicino ai quali non si avviare un'attività del genere. Dall'altra sono state aggiunte ai locali con le slot machine, anche le sale scommesse.

«Siamo di fronte a un vero dramma sociale - ha affermato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris - è giusto e necessario quindi usare tutte le armi della legalità per far diventare Milano città no slot: per questo abbiamo voluto che il nuovo Regolamento edilizio comunale includesse tutti i reali luoghi sensibili e tenesse conto anche delle sale scommesse».

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