Cronaca locale

«Reprimere, non solo contenere Coinvolgete associazioni e oratori»

Il centrodestra: «Ok l'iniziativa nei municipi, ma siamo delusi»

Apprezzamento per l'iniziativa, delusione per le risposte. Il centrodestra del municipio 9 dà atto all'assessore comunale alla Sicurezza di aver scelto la strada giusta, quella dell'ascolto. Ma nel merito si dichiara insoddisfatto, per la situazione dei quartieri e per le reazioni che il Comune prospetta. «Dopo il nulla, l'immobilismo degli ultimi 5 anni con Granelli, è arrivato un assessore comunale più dinamico - commenta l'omologo del municipio 9, Andrea Pellegrini, responsabile della Sicurezza - ma speravo in un'azione più decisa. I cittadini hanno voglia di controlli e forze dell'ordine, i problemi si sono radicalizzati, ma non c'è programmazione. E ci lascia perplessi il fatto che si voglia contenere i problemi, più che reprimerli».

Simile il giudizio di Roberto De Lorenzo, capogruppo di «Milano popolare». «L'assessore ci ha messo buona volontà ma nel suo intervento mi ha deluso. Bene il tavolo ma non deve essere solo un raccoglitore di segnalazioni. Abbiamo chiesto i presidi misti, poteva essere un'idea per liberare forze con compiti operativi. I vigili di quartiere, erano uno dei pallini del sindaco Gabriele Albertini e poi con Pisapia non si sono più visti. Se passassero due, sempre quelli, sarebbero utili, invece li hanno tolti dalle strade. Occorre prevenire, e per farlo si può interloquire con le associazioni del territorio, anche sportive e culturali, gli oratori e le scuole». «Pessima impressione» ha avuto l'altra esponente di Ncd, Deborah Giovanati, assessore municipale. «Positivo il fatto che l assessore si voglia confrontare con i municipi - spiega - ma non c'è stata nessuna proposta di prevenzione se non l'attivazione delle telecamere con la centrale operativa di via Drago (sicuramente da attivare ma non può rimanere l'unica iniziativa). Comunque posso dire che per Rozza il problema sicurezza del municipio 9 sono solo le case popolari di Niguarda», mentre segnala «l'assurdità di alcuni consiglieri di opposizione che sostenevano che le prostitute in fondo sono un presidio del territorio». Vede «un passo avanti rispetto a prima» il consigliere municipale Gabriele Legramandi: «Più telecamere, più presidi e militari nelle zone a rischio - scrive - Ma sono solo intenzioni, nei fatti ancora si negano problemi mastodontici nelle zone di Maciachini, Affori, Imbonati, Isola. Noi comunque continueremo a chiedere sempre più vera sicurezza sul nostro territorio».

Soddisfatto invece il capogruppo Pd Stefano Indovino: «Penso che sia necessario che il municipio lavori a una mappatura dei luoghi particolarmente a rischio insieme ai cittadini e alla polizia locale - dice l'ex candidato presidente del municipio - E attraverso il piano di telecamere e la riorganizzazione del corpo dei vigili che dovrebbe portare ad averne in strada intervenire in zone come Maciachini».

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