Cronaca locale

Resta disoccupata e incinta: ora è la mamma star del web

Le gag della Pozzoli's Family nate dalle disavventure di Alice, moglie del volto di Zelig Gianmarco Pozzoli

Resta disoccupata e incinta: ora è la mamma star del web

All'appuntamento arrivano oltre un'ora dopo. In mezzo telefonate, messaggi di scuse, spiegazioni e una casistica di sfighe dalle probabilità infinitesimali. E lo sai che la stanno vivendo male perché lui lo ha scritto anche nel loro libro Un figlio e ho detto tutto (Mondadori) «Odio i ritardi». Poi arrivano ed è una risata continua.

Eccoli i Pozzoli's Family. Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione, il piccolo Giosuè e la piccolissima Olivia. La famiglia che in meno di un anno è diventata la più famosa e divertente del web. L'idea arriva a lei, attrice di origine bergamasca, un giorno quasi per caso. Alice ha il pancione, un bambino piccolo e un marito ma ha perso il lavoro. Segue lui per l'Italia, volto noto di Zelig, in quel periodo sta girando in Trentino la serie tv «Un passo dal cielo». «Una situazione che purtroppo vivono troppe donne incinta. Perdere qualsiasi rete di protezione, sentirsi ancora più vulnerabili in un momento così delicato».

Invece di accartocciarsi, Alice reagisce nel modo per lei più naturale: ci ride sopra. Scrive e coinvolge il marito. La sua spalla perfetta. «Le dieci cose da non dire mai a una mamma», il primo video fa in pochi giorni diecimila visualizzazioni. È l'argomento che interessa, ma ancora di più il modo in cui se ne parla: la chiave dell'ironia spalanca le porte delle famiglie di tutta Italia. «E pensare che tutto è nato perché ero disoccupata». Una tragedia recuperata in corsa. «Ho iniziato a fare quello che so fare meglio, scrivere e montare i video, e con Giamma è venuto facile, facilissimo».

Una ricetta genuina e infallibile: raccontare la vita di genitori con ironia, con sano umorismo. Detto in italiano: prendendosi in giro. Ridere per primi e far ridere gli altri. Perché in fondo siamo tutti un po' Pozzoli, con le nostre paure, incertezze, manie. Tic. E al diavolo le tipologie che ci hanno ossessionato per anni, le mamme panda, quelle tigri, le madri elicottero iper protettive. Questi racconti sul web parlano di noi, di tutti noi. Grattati via filtri e ipocrisie, asfaltate le frasi politicamente corrette, restiamo noi nella declinazione più vera. Gioia e sconforto, gratificazioni e arrabbiature. Lacrime e risate.

In fretta si costituisce attorno una vera e propria community. Che aspetta impaziente il nuovo episodio, che si ritrova, che sorride, che commenta. Sei milioni il video in cui Giamma «partorisce». Dolore vero, una simulazione in una clinica di Bolzano. I fan che li fermano per strada, che vogliono abbracciarli, parlare, condividere. «Una sera mi vede per strada una signora che inchioda con la macchina e mi dice: tu! dei Pozzoli's devi venire a parlare di allattamento da noi!. Era la consulente internazionale dell'allattamento che mi ha spiegato: i medici non sanno come entrare in sintonia con le mamme. Voi sì». E sono soddisfazioni. C'è la sfilza dei commenti ai post: «Ci raccontano le loro esperienze, dandoci idee per nuovi video».

Il bello del web è anche questo e i Pozzoli's hanno saputo creare un palcoscenico senza confini.

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