Cronaca locale

Riecco il Manzoni tra guerre e risate

Presentato un ricco cartellone che spazia dalla prosa al cabaret fino ai musical per i bambini

Tutti di nuovo in scena. Anche se il sipario, almeno formalmente, non si era mai chiuso. Peccato che le attese ricadute di Expo sulle stagioni estive dei teatri non ci siano state. E allora il Manzoni, la storica sala dei milanesi, volta pagina presentando il nuovo cartellone, quello vero. Non sono tempi facili soprattutto per i teatri che non godono di sovvenzioni pubbliche, ma devono contare unicamente sulle proprie forze. Dunque va doppiamente apprezzato lo sforzo degli impresari che vogliono offrire un palcoscenico vario e di qualità, mettendo in scena attori e registi blasonati ma anche nuove produzioni. «Io vado al Manzoni» sarà ancora una volta il motto che ha portato fortuna nelle ultime stagioni dirette da Alessandro Arnone, votate a diversificare l'offerta con l'obbiettivo di rinnovare un pubblico tradizionalmente composto da affezionati abbonati. Non solo prosa brillante, dunque, ma cartelloni paralleli come quelli del cabaret (con le rassegne «Ridere alla grande» e «Manzoni Derby Cabaret»), «Manzoni Family» con ben 12 musical dedicati ai bambini più gli spettacoli nel foyer de La Casa delle Storie; e ancora, l'innovativa rassegna «Manzoni Cultura» diretta da Edoardo Sylos Labini che il lunedì sera porta sul palco in un format teatrale grandi personaggi della società e della cultura. Quest'anno finiranno sotto i riflettori Giancarlo Giannini, Alessandro Sallusti, Luciana Savignano, Giusy Versace, Luca Ward e Philippe Daverio. Tutto questo senza dimenticare l'intramontabile «Aperitivo in concerto». Ma veniamo alla stagione presentata ieri da alcuni dei suoi protagonisti. Primo tra tutti, lo stesso attore-regista Sylos Labini che, affiancato da Debora Caprioglio, il 22 ottobre aprirà il cartellone con «La grande guerra di Mario», un testo di Angelo Crespi liberamente ispirato al capolavoro di Mario Monicelli. Il programma di prosa riserva diverse altre sorprese come la commedia di culto «Calendar Girls» che vede le esilaranti Angela Finocchiaro e Laura Curino alla testa di un'associazione di donne di mezza età pronte a posare senza veli per un calendario di beneficenza. A dicembre, grande ritorno sul palco di Vincenzo Salemme («Sogni e Bisogni, incubi e risvegli») ma soprattutto, con il nuovo anno, del maestro napoletano Geppy Gleijeses che rispolvera, al fianco di Marco Messeri e Marianella Bargilli, «L'uomo, la bestia e la virtù» di Pirandello. La stagione propone la rivisitazione di altri classici, come «La gatta sul tetto che scotta» di Tenessee Williams (con Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni) e «Il metodo» di Jordi Galceran, con Giorgio Pasotti, Fiorella Rubino e Gigio Alberti. In «Quei due», invece, ecco Massimo Dapporto e Tullio Solenghi interpretare una trentennale coppia di barbieri gay. Le vere risate, però, saranno tutte per la stagione del cabaret che alterna le domeniche dedicate ai nuovi talenti (sotto la conduzione di Maurizio Colombi e Luisa Corna) agli spettacoli di «Ridere alla grande» che vedranno in scena astri della comicità come Pintus (dal 30 novembre), Gabriele Cirilli, Giuseppe Giacobazzi e l'Italia di m...

di Paolo Migone.

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