Cronaca locale

Riforma sanità in aula Una nuova proposta targata Forza Italia

Tocca a Roberto Maroni confrontarsi con l'enigma sanità. Il presidente della Regione dovrà affrontare la questione che arriva in aula oggi e che sarà discussa fino a venerdì in notturna. L'aspetto singolare è che le minoranze sono abbastanza concilianti con il testo nato soprattutto dal lavoro del leghista Fabio Rizzi e di Angelo Capelli per Ncd, di Claudio Pedrazzini per Forza Italia. Nella riunione di ieri Pd e 5Stelle hanno rivisto il testo normativo ma senza proporre sostanziali stravolgimenti e anzi con un accordo di massima per rivedere gli emendamenti in aula.

Intanto arriva una proposta di mediazione da Forza Italia e Fratelli d'Italia, che sarà ancora limata durante una riunione di maggioranza di oggi. La proposta firmata dall'assessorato alla Salute di fatto riapre i giochi, rilancia il ruolo dell'azienda ospedaliera e propone una possibile mediazione sia sull'Ospedale del Bambino che appunto sulle aziende ospedaliere. Il gruppo azzurro aveva firmato un documento in cui poneva come priorità questi due temi.

Il progetto dell'assessorato prevede di mettere insieme in un'unica Azienda ospedaliera Buzzi e Macedonio Melloni, insieme con la pediatria del Fatebenefratelli e con la pediatria del Sacco e creare così il Polo del bambino per cui tanto si è battuto l'azzurro Fabio Altitonante. Rimarrebbero aziende ospedaliere Sacco e San Polo. Inoltre, sarebbero mantenute le aziende ospedaliere di Bergamo, Brescia, Legnano, Monza, Niguarda, Varese. E ancora un Polo ortopedico, che mette insieme Gaetano Pini e Cto.

Fratelli d'Italia concordano con la posizione dell'assessorato alla Sanità e così il progetto che arriva in aula potrebbe trovare una sostanziale convergenza anche da parte della Lega, anche se probabilmente il numero di aziende ospedaliere è destinato a diminuire durante i lavori in consiglio regionale che partono oggi. In sostanza la proposta dell'assessorato è di avere dieci aziende ospedaliere, una per milione di abitanti, salvaguardando gli ospedali che hanno alte specialità. L'obiettivo dichiarato del progetto, dal titolo «Verso la riforma Maroni, contributo al confronto», è «accrescere l'eccellenza lombarda, integrare ospedale e territorio».

Il mezzo sarebbe l'azienda ospedaliera.

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