Cronaca locale

Rioccupata la casa sgomberata quattro giorni fa

Il presidente del Municipio 7: «Un blitz a settimana è come curare il cancro con gli impacchi»

Rioccupata la casa sgomberata quattro giorni fa

Occupazione continua. San Siro, Corvetto, via Quarti, via Salomone. Sono alcuni dei quartieri della città, come raccontano le cronache di questi giorni, al limite dell'imbarazzante. Palazzi che hanno percentuali di occupazioni abusive che variano dal 30 al 50 per cento e dove gli interventi vengono fatti uno alla volta. A San Siro su 3.000 appartamenti, ne sono occupati abusivamente 1.000. In via Quarti a Baggio per esempio, su 3.000 appartamenti di proprietà Aler ne sono occupati 1.500: giovedì ne è stato sgomberato uno, con un massiccio schieramento di camionette e agenti, che ieri è stato nuovamente occupato. Questo è l'esempio lampante di un metodo sbagliato, secondo il presidente del Municipio 7, Marco Bestetti. «Continuare con la logica dello sgombero di un appartamento alla settimana non ha alcun senso, è come curare il cancro con gli impacchi. Non potrà mai funzionare». Il problema? «Una volta che un appartamento viene sgomberato, viene immediatamente rioccupato e così via». La vicenda delle Case Bianche, dove addirittura gli inquilini non vanno in vacanza o hanno il terrore di ammalarsi e di dover lasciare il proprio appartamento per paura che venga occupato, la dicono lunghissima sulla situazione di alcuni quartieri dove le istituzioni hanno abdicato al proprio ruolo. Ci sono palazzi che hanno gli stessi inquilini abusivi da vent'anni. «Come ha detto anche il candidato del centrodestra alla presidenza della regione Attilio Fontana servono operazioni di sgombero al limite del militare - spiega ancora Bestetti - : l'esercito dovrebbe lavorare a fianco delle forze dell'ordine per eseguire sgomberi di interi palazzi o scale, questo permetterebbe di sprecare meno risorse, meno tempo e fare interventi più efficaci». L'esercito dovrebbe presidiare i palazzi liberati fino a che non vengono ristrutturati e riassegnati: questa è l'unica ricetta veramente efficace per poter riportare la legalità nelle case popolari». Il controllo della proprietà non può essere fatta dalla stessa Aler, che non ne ha le forze, il ragionamento di Bestetti, ma lo stato in questa fase dovrebbe intervenire.

Programmare operazioni di sgombero massicce a opera dell'esercito, infatti, permetterebbe anche ad Aler di fare le gare e appaltare i lavori di ristrutturazione in blocco, in modo da poter procedere immediatamente una volta che gli appartamenti sono stati sgomberati per poi riassegnarli subito.

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