Cronaca locale

«Riporteremo sul palco il Concerto Grosso tra New Trolls e Bacalov»

Gianni Belleno, ex batterista della storica band, rivive il mito del rock progressivo

Luca Pavanel

«Come è nato il Concerto grosso? Da un'idea del nostro produttore di allora, Sergio Bardotti, che era vicino di casa del compositore Luis Bacalov; gli propose di inserire la nostra musica, il nostro sound più duro nella colonna del thriller La vittima designata di Maurizio Lucidi. Un risultato strepitoso». L'ex batterista dei New Trolls Gianni Belleno, già nella prima formazione, ricorda ancora quei giorni con l'entusiasmo di un ragazzo. Del resto quel brano inciso con tanto di orchestra, che nel 1971 divenne un disco da oltre un milione di copie vendute nel giro di niente, è ancora considerato una pietra miliare del rock progressive.

Ora quel concerto, insieme ad altri brani riarrangiati in salsa sinfonica (dagli Scorpions ai Coldplay, passando per Bowie e AC/DC), si potrà riascoltare proposto dall'Electrika Symphonia sabato sera al teatro Besostri di Mede, provincia di Pavia; tra gli ospiti proprio Belleno, che farà la sua parte sul palco. Una serata che è anche un tuffo nella memoria del «cosa ascoltavamo», e per fortuna riusciamo ad ascoltare, della migliore musica moderna. «Il disco, ai tempi, lo abbiamo inciso nella sede della Foni Cetra che era a Milano in via Meda - continua Belleno - Negli anni ha continuato ad avere successo. Lo abbiamo riproposto a Lucca col nuovo gruppo, gli Ut New Trolls (nati nel 2011, tre album incisi, ndr); c'era un'orchestra di ottanta elementi».

E adesso tocca alla band di sabato con arrangiamenti per quintetto rock e archi. «All'inizio degli anni Duemila, quando abbiamo pensato di portare davanti al pubblico il Concerto grosso, composto da Bacalov sul modello della musica barocca, era il periodo in cui alcune grandi si esibivano anche con formazioni sinfoniche di prestigio - spiega il tastierista-pianista e compositore dell'Electrika Claudio Tarantola, che fu per un breve periodo iniziale uno dei tastieristi dei New Trolls -, penso agli Scorpions, ai Metallica, agli Yes. Guardando al loro esempio abbiamo deciso di riprendere in mano certi brani e autori. E il Concerto grosso è stato uno di questi».

La riproposta di pezzi storici come quello in questione si può inquadrare anche come un «momento formativo» per le nuove generazioni. Il brano fu il primo esperimento in Italia di fusione tra il rock e la classica, con relativa promiscuità di strumenti che ancora stupisce le nuove generazioni: «Prof ma che c'azzecca il violino con il rock?», si è sentita chiedere da uno studente Raffaella Stirpe, violinista e violista dell'Electrika. «I pezzi che andremo a proporre - conclude - sono per tanti ragazzi di oggi l'occasione per scoprire repertori del passato che hanno valore, e l'uso più allargato degli archi. Un argomento che si potrebbe portare nelle scuole.

La musica, ricordiamocelo, è uno degli strumenti indispensabili per la formazione e l'educazione dei giovani».

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